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  • La mamma di Zaniolo: 'Ho rifiutato la tv, abbiamo riso degli insulti dei laziali. Nicolò felice alla Roma'

    La mamma di Zaniolo: 'Ho rifiutato la tv, abbiamo riso degli insulti dei laziali. Nicolò felice alla Roma'

    Francesca Costa, mamma di Nicolò Zaniolo, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport, partendo dagli insulti subiti nel derby di domenica scorsa da parte dei tifosi laziali: "Ci siamo fatti quattro risate in famiglia. Ero con mio marito Igor in tribuna. E anche dopo, con Nicolò, abbiamo scherzato: 'Hai visto cosa pensano i laziali della mamma?'. Queste cose per fortuna non ci toccano, mi è dispiaciuto solo per l'altra figlia, Benedetta, che è un'adolescente e può rimanerci male. Ma l'ha capito anche lei che non è niente di grave".

    SULLA SUA PRESENZA SOCIAL - "Non faccio nulla di male se scatto qualche foto e la pubblico, come succede a tutti. Capitano momenti in cui non hai niente da fare e via, ti fai un selfie. Immagino cosa pensino in molti: speculerei sulla notorietà di mio figlio. Non intendo commercializzare la mia immagine. Ho già rifiutato molte proposte, dalle tv e non solo. Non mi interessa questo aspetto, non ho bisogno di visibilità. Ma non intendo cambiare: ho apprezzato molto chi mi ha definita una madre anticonvenzionale, mi piace. Magari altre madri si comporteranno come me, in futuro". ​

    SULLA RAPINA SUBITA - "E' stato un brutto episodio. Confesso che ora ho un po' di paura a girare per Roma da sola, specialmente se devo prelevare al bancomat. Nulla contro i romani, ovviamente, ma essendo abituata ad una piccola città come La Spezia, mi sento meno al sicuro in una metropoli".

    SUL POSSIBILE ADDIO DI ZANIOLO - "No, non c'entra. Non so nemmeno se ci siano state trattative concrete oppure offerte in estate, di queste cose non mi occupo. So soltanto che adesso Nicolò è felicissimo di giocare nella Roma. Non poteva essere un incidente privato a cambiare la sua carriera".

    SULLA PUNIZIONE IN U21 - "E' comunque felice. Ha capito di aver commesso un errore. Cos'è successo? So di un ritardo a una riunione tecnica. Se poi c'è altro, non me l'hanno detto. Non è nemmeno così importante, se Roberto Mancini o altre figure qualificate della federazione l'hanno sanzionato, ci dev'essere una ragione. Non metto il becco in vicende che non mi riguardano come non accetterei, da madre, se qualcuno criticasse una punizione inflitta da me".

    SULLA FAMA DEL FIGLIO - "No, i soldi non lo stanno cambiando. Ha avuto un appannamento nei mesi scorsi, è vero. Ma la persona è la stessa di prima. Non è facile per un ragazzo di nemmeno vent'anni passare in poche settimane dall'anonimato alla vetrina di una squadra importante. Ci siamo confrontati anche tra noi, lo abbiamo seguito per accompagnarne la maturazione, e credo che i risultati si stiano vedendo".

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