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  • La rivincita di Ventura a CM: 'No, non parlo! Le mie frasi sono sempre strumentalizzate'

    La rivincita di Ventura a CM: 'No, non parlo! Le mie frasi sono sempre strumentalizzate'

    Ieri Ventura, oggi Mancini. L'Italia è di nuovo in bilico: Mondiale sì o Mondiale no? La speranza - chiaramente - è quella di superare gli spareggi e strappare il biglietto per il Qatar, ma la tensione è alta. E il timore di non presentarsi alla manifestazione per la seconda volta consecutiva anche. Era il 13 novembre 2017 quando gli Azzurri di Gian Piero Ventura si sono schiantati contro il muro svedese lasciando tutto San Siro a bocca aperta: 0-0 finale, addio Mondiale. Bufera.

    LA POSIZIONE DI VENTURA - Il presidente Figc Tavecchio si dimette, il ct ha il dito di un Paese intero puntato contro e l'Italia tocca uno dei punti più bassi della sua storia. Tra le critiche ricevute dall'ex allenatore c'è quella di non aver puntato su Insigne. E oggi anche Ventura ammette: "Avrei dovuto schierarlo, tornando indietro non giocherei in quel modo". Sincero. E fiducioso per il futuro degli Azzurri, perché prima della partita contro l'Irlanda del Nord aveva detto: "Ai Mondiali ci andiamo sicuramente". Ahia. L'ottimismo del ct non è piaciuto a chi invece pensa che la qualificazione non sia così semplice. E giù altre critiche, ritirando fuori quel famoso Italia-Svezia.

    IL MURO - A distanza di quattro anni Ventura ha annunciato il ritiro da allenatore dopo l'ultima esperienza alla Salernitana nel 2019-20, e quando gli chiediamo se vuole dire la sua sulla Nazionale preferisce glissare: 'No, non parlo più!'. Una sorta di rivincita, per non essere di nuovo frainteso: "Preferisco evitare, ogni mia parola viene sempre strumentalizzata". Ventura non ci sta, alza il muro e chiude il sipario della sua carriera. Intanto, la Nazionale rischia di rivivere lo stesso incubo.

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