Calciomercato.com

  • La rivoluzione Juve parte già a gennaio: da McKennie e Locatelli alle scadenze, nessuno è più al sicuro

    La rivoluzione Juve parte già a gennaio: da McKennie e Locatelli alle scadenze, nessuno è più al sicuro

    • Alessandro Di Gioia
    La rivoluzione di gennaio, perché non si può fare quella d'ottobre. La più nota insurrezione arrivata nel primo mese dell'anno resta la più lunga rivolta polacca contro l' Impero russo, andata in scena dal 22 gennaio 1863 al 18 giugno 1864: la Juventus però potrebbe seguire l'esempio dei connazionali di Szczesny e Milik, sfruttando il mese del calciomercato invernale per un vero e proprio repulisti, in seguito alle delusioni autunnali, con gli ottavi di Champions che sono un miraggio e lo scudetto che lo è allo stesso modo, a -10 dalla vetta.

    LA 'DATA DI SCADENZA' DI ALLEGRI - Il 14 novembre, quando arriverà la pausa per il Mondiale, sarà la data decisiva per Massimiliano Allegri, appeso a un filo nonostante le parole di Andrea Agnelli: se la Juve vuole cambiare guida tecnica il periodo da sfruttare è senza dubbio quello della sosta lunga, per cercare di rifondare e ripartire a gennaio. Dunque, fila serrate per ora, poi per l'allenatore si vedrà, con alcuni nomi che restano tra i papabili.

    IL RITIRO, IL CALENDARIO E IL MONITO DI AGNELLI - Quello che però forse interessa maggiormente nel centro d'allenamento della Continassa, dove da ieri è in corso il ritiro deciso da tecnico e società dopo la sconfitta in Champions League contro il Maccabi, è il futuro dei giocatori, tra cui ci sarebbe già stato un primo duro confronto, in seguito al severo monito di Agnelli: coloro che non dimostrassero impegno per uscire dalla crisi potrebbero essere ceduti già nella finestra invernale, soprattutto se anche il distacco dal quarto posto dovesse aumentare vertiginosamente e si ritenesse improbabile la qualificazione alla prossima Champions, ad ora distante 7 punti ma con le sfide cruciali del derby, del derby d'Italia contro l'Inter, della Lazio, del Napoli e dell'Atalanta da sostenere tutte entro il 22 del primo mese del 2023.

    I NOMI CHE RISCHIANO - Rischiano anche nomi eccellenti, d'altronde la rivoluzione non fa prigionieri: sicuramente andranno via in estate i calciatori in scadenza, come Alex Sandro e Cuadrado, ormai fuori dal progetto, o Rabiot, che non rinnoverà alle cifre richieste. ma anche giocatori che sembravano dover essere protagonisti del nuovo corso che possano avere mercato soprattutto in Premier, come i centrocampisti McKennie e Locatelli, non sono certi di restare a Torino. Insomma, nessuno è più al sicuro, e siamo appena ad ottobre.

    @AleDigio89

    Altre Notizie