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  • La Roma vince, ma è squadra strana. Freme Mourinho 'il costruttore', ma solo per il mercato di gennaio

    La Roma vince, ma è squadra strana. Freme Mourinho 'il costruttore', ma solo per il mercato di gennaio

    • Mimmo Ferretti
    Poggiando con risultati alterni per un'ora sulla nuova coppia Abraham-Borja Mayoral in attacco, e con la conferma dell'ormai collaudato 3-5-2, la Roma (priva a vario titolo di Mancini, Zaniolo, Pellegrini, Carles Perez, El Shaarawy e Spinazzola) batte lo Spezia con i gol di due suoi difensori centrali da calcio d'angolo, aggancia la Juventus in classifica ma, per miglior differenza reti, sale al sesto posto.

    Vittoria sofferta, al di là del punteggio, contro uno Spezia alla sesta sconfitta consecutiva lontano da casa e ora peggior difesa del torneo. I giallorossi, protagonisti di una gara molto discontinua sul piano del gioco, con tanti, troppi errori nelle giocate, centrano il nono successo in campionato (sesto all'Olimpico) e mandano in archivio i due ko rimediati di fila contro Bologna e Inter. E tornano ad affacciarsi in zona Europa.

    Roma in vantaggio dopo pochi minuti con Smalling, bravo a sfruttare di testa - da azione di calcio d'angolo - un assist aereo di Abraham. Primo tempo a ritmi lentissimi con la squadra di Mou a controllare il gioco e lo Spezia a inventarsi trame complicate per arrivare dalle parti di Rui Patricio. Spettacolo? Raro. Un po' di emozione solo poco prima del fischio d'intervallo per una traversa colpita di petto da Abraham (settimo legno stagionale per l'inglese).

    Gara sonnolenta, priva di elettricità e piena di tanti piccoli errori tattici, soprattutto in casa giallorossa. Con giocate frammentarie, ritmi da allenamento e intuizioni di non complicata lettura difensiva che nella prima frazione hanno impedito agli uomini di Mou di raddoppiare.

    Secondo gol romanista in avvio di ripresa, comunque, ancora da calcio d'angolo, stavolta con Ibanez dopo una sensibile crescita - soprattutto sul piano del coraggio - dello Spezia. Poi, fuori Borja Mayoral (dentro Felix) e l'acciaccato Smalling (dentro Diawara) con Cristante arretrato in difesa. Nello Spezia, invece, dentro già da qualche minuto tre giocatori offensivi di piede mancino, con l'ex Verde smanioso di farsi rimpiangere. E Rui Patricio abile nel frenare gli attacchi liguri, prima del rosso per doppia ammonizione (la prima ingiusta) al romanista Felix.

    La Roma, 19 punti casalinghi, è una squadra strana. O meglio, una squadra dallo strano rendimento. Ad esempio, non pareggia mai. O quasi mai. La squadra di Mourinho o vince o perde. Non sa o non riesce a pareggiare. In 25 gare ufficiali tra campionato e coppa, ha diviso la posta con l'avversario soltanto in due circostanze: contro il Napoli e il Bodo all'Olimpico. Stop.

    Ma che cosa c'è dietro questa statistica? Le ipotesi sono varie. Tipo: la Roma non pareggia quasi mai perché gioca sempre per vincere anche a costo di rischiare di perdere. Oppure: la Roma non ha raggiunto ancora l'equilibrio necessario per gestire al meglio le gare. Chissà.

    Ha perso complessivamente otto partite (sette in campionato) e soltanto due volte non l'ha fatto di misura, cioè piegando il capo con il minimo scarto. E' accaduto contro il Bodo in Conference League e recentemente contro l'Inter. Per il resto, un solo gol di distacco a determinare il capitombolo. E anche questo è un dato che va analizzato con attenzione. Come tutti quelli che riguardano la squadra di Mou, ancora nelle vesti di costruttore (come visto anche contro lo Spezia) e in ansiosa attesa di rinforzi dal mercato di gennaio.

    :(actionzone)

    IL TABELLINO
    Roma-Spezia 2-0 (primo tempo 1-0)

    Marcatori: 6’ Smalling, 56’ Ibanez
    Assist: 6’ Abraham, 56’ Veretout

    ROMA: Rui Patricio; Ibañez, Smalling (63' Diawara), Kumbulla; Karsdorp, Veretout, Cristante, Mkhitaryan, Viña; Mayoral (63' Felix), Abraham.
    All.: Mourinho.

    SPEZIA: Provedel; Amian, Erlic, Nikolaou; Gyasi, Maggiore (52' Agudelo), Sala (16' Kiwior), Kovalenko (52' Bastoni), Reca; Strelec (52' Verde), Manaj. All.: Thiago Motta.

    Arbitro: Prontera  

    Ammoniti: Vina, Kumbulla, Felix
    Espulso Felix al 94'

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