La Sampdoria questa sera non voleva scendere in campo contro il Catania, avrebbe preferito far slittare la data. La società blucerchiata ha provato a farsi sentire in Lega Calcio appena saputo del gravissimo incidente avvenuto ieri sera nel porto della città con sette vittime accertate. Il calcio però non si ferma mai, non ci sente e risponde che la giornata di lutto cittadino è prevista per domani e non per oggi e per di più c’è in ballo la regolarità del campionato, perché in fin dei conti i blucerchiati si giocano la permanenza in serie A, così scrive l’autorevole agenzia ANSA.

E quindi Sampdoria-Catania si giocherà ma sorge spontaneo qualche dubbio. Perché la stessa Sampdoria a Roma contro la Lazio fino a ieri avrebbe dovuto giocare di sabato alle 18 in anticipo rispetto alle altre pretendenti alla permanenza in serie A? Perché Chievo-Torino, con i granata ancora più invischiati nella lotta retrocessione dei blucerchiati, domenica prossima si giocherà alle 12.30, con Genoa e Palermo in campo invece alle 15? Perchè tra quattro giorni la Fiorentina giocherà alle 15 e Milan-Roma avrà il suo calcio d’inizio alle 20.45 nonostante il terzo posto si ancora in ballo? Tutte queste sfide in orario diverso non rischiano di compromettere la regolarità del campionato?

Domande che lasciano il tempo che trovano, perché intanto Sampdoria-Catania si gioca alle ore 20.45 di mercoledì 8 maggio, data che purtroppo rimarrà nella memoria di tutti, mentre a poche centinaia di metri di distanza i sommozzatori continueranno le proprie ricerche in acqua, mentre le famiglie coinvolte piangeranno i propri cari e gli spettatori di Marassi si recheranno allo stadio con la tristezza nel cuore. Non ci saranno gli striscioni, ci sarà un minuto di silenzio e una banda nera attorno al braccio dei blucerchiati, questo ha saputo fare la Lega Calcio per ricordare sette persone cadute mentre lavoravano. In una città che piange, stasera si giocherà Sampdoria-Catania, in gioco c’è la regolarità del campionato, così i potenti del calcio hanno deciso.