La sfida a Ronaldo, gli scontri con Materazzi e Lukaku: Ibra in tribuna nell'ultimo derby, Pioli gli chiede aiuto

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Non ci sarà nessun sguardo di sfida come successo nel primo derby della madonnina quando sfidò Ronaldo il fenomeno, nessun taekwondo come aveva rifilato a Materazzi nel 2010 e nessun duello testa a testa con Lukaku. Zlatan Ibrahimovic guarderà l'ultimo derby della sua carriera dagli spalti. Con anche l'esclusione dalla lista Champions non sono giorni facili per lo svedese. In settimana si è allenato per soli pochi minuti con la squadra e non era ovviamente in grado di dare una mano in campo contro l'Inter.Fuori però si, come ha sempre fatto da quando è tornato a Milano. Il Milan si è poggiato sulle spalle di Ibra per risalire e tornare a competere. Poi ha imparato a camminare da sola. Ora però i rossoneri vivono il peggior momento dell'era Pioli per risultati e prestazioni rapportati alle aspettative. Ed ecco allora che il tecnico chiede nuovamente l'aiuto di Ibrahimovic.
"Io ci parlo tutti i giorni, credo che abbia parlato con i compagni. Come sempre sa andare sulle situazioni giuste", ha detto Pioli in conferenza stampa. Lo sperano ovviamente i tifosi rossoneri che lo svedese sia riuscito a toccare le corde giuste per motivare la squadra e fargli credere di poter davvero vincere un derby che non vale lo scudetto come un anno fa ma a livello emotivo sarà ancora più pesante e decisivo, nel bene e nel male.
Una risposta ce l'avremo tra poche ore ma il dubbio che ora, a differenza del passato, la leadership esercitata sui compagni possa non bastare c'è. Sono lontani i tempi in cui alle parole, lo svedese aggiungeva anche gli assist e i gol (8 nel derby con le due maglie). Perché in fondo, Inter-Milan in questi anni è stata anche e soprattutto la partita di Ibra, non più, purtroppo.
Ma questo che lavoro fa? Non ho ancora capito
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