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  • La sfida col Porto vale tanto per l'Inter, ma di più per Inzaghi

    La sfida col Porto vale tanto per l'Inter, ma di più per Inzaghi

    • Gianni Visnadi
      Gianni Visnadi
    Vale tanto per l’Inter, di più per Inzaghi. La doppia sfida col Porto è il crash test per l’allenatore nerazzurro: se lo fallisse, non basterebbe certo il contratto a garantirgli la panchina per il prossimo anno. E nemmeno la qualificazione alla prossima Champions. Più delle 3 Coppe vinte, pesano i 2 scudetti persi. Quest’anno, poi, senza mai nemmeno aver corso per vincere: 4 sconfitte nelle prime 8 giornate, 8 punti in meno del Napoli già al 1° ottobre.

    Il messaggio è partito varie volte in questi mesi. E dopo il pareggio di Genova è stato amplificato anche dai tifosi organizzati, per la prima volta apertamente e direttamente schierati contro l’allenatore, accusato di giocare «un calcio provinciale, ancorato a un solo modulo», oltre all’incapacità «di riuscire a motivare la squadra». In tal senso, la partita col Porto dovrebbe garantire da sola il massimo degli stimoli, per cui mercoledì si vedrà l’Inter oggi migliore possibile. Basterà per battere il Porto?

    La sfida non è semplice, ma certo lo penseranno anche in Portogallo. In autunno, la Champions è stata per l’Inter e Inzaghi la stampella per rimettersi in piedi. La vittoria sull’Udinese, per quanto sofferta, ha rasserenato il clima e concesso all’Inter di preparare al meglio il ritorno in Europa. L’ultima volta nerazzurra nei quarti di Champions è vecchia di 12 anni (eliminati dallo Schalke dopo aver battuto il Bayern) e perciò l’opportunità è ghiotta per togliere un po’ della polvere nel frattempo accumulatasi sul prestigio internazionale del club. Vincere per i soldi, una ventina di milioni fra premi e incasso, e per il brand, ché se è vero quanto trapelato nei giorni scorsi, siamo davvero alla volata finale per il passaggio di proprietà.

    Cosa accadrà l’anno prossimo all’Inter è tutto da scrivere, decifrare e capire. Le risposte arriveranno dal campo, e non solo. Di certo, Inzaghi è ancora padrone del proprio destino, ma è necessario che siano davvero finiti i ripetuti passaggi a vuoto come quelli che hanno aperto la voragine rispetto al Napoli in fuga. Oggi l’Inter ha 6 punti in meno di un anno fa, già scontando il recupero poi perso col Bologna. Troppi perché venga data lettura positiva alla sua stagione, senza che dall’altro lato lievitino i risultati in Europa. Quindi, per cominciare è indispensabile battere il Porto, e batterlo bene, sennò sono guai.
    @GianniVisnadi
     

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