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  • La vittoria nasconde la sofferenza del Milan: il Genoa ha limiti gravi e i rossoneri mancano di ritmo e fantasia

    La vittoria nasconde la sofferenza del Milan: il Genoa ha limiti gravi e i rossoneri mancano di ritmo e fantasia

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Quello che conta è il risultato e quindi il Milan fa benissimo a festeggiare il ritorno alla vittoria, che coincide con il ritorno in testa alla classifica, due ore dopo la prova di sorpasso dell’Inter. Giusto, giustissimo così, anche se il 2-0 contro il Genoa nasconde la sofferenza con cui i rossoneri hanno ottenuto i tre punti, al termine di una partita senza ritmo e fantasia, con troppi errori soprattutto in fase di costruzione e finalizzazione. Meglio la cornice del quadro, quindi, perché il vero spettacolo è quello offerto dai 70.259 tifosi che cantano dall’inizio, quando Leao firma il primo gol, alla fine quando Messias segna il secondo, scacciando il rischio di un pareggio-beffa. E già che ci siamo, ci chiediamo una volta di più perché il nuovo stadio, a prescindere dalla sua collocazione, dovrebbe essere più piccolo di San Siro con una capienza di appena 60.000 posti o poco più. In attesa di sapere se, e soprattutto quando, verrà costruito, è importante ricordare che il Milan non ha incassato gol per la sesta gara di fila anche se stavolta grazie ai limiti del Genoa, alla terza sconfitta consecutiva e sempre più vicino alla retrocessione.

    CAPITAN KESSIE - Ancora salutato da qualche fischio all’annuncio delle formazioni, oltre al ruolo di trequartista, Kessié ritrova la fascia di capitano per l’improvviso infortunio di Calabria. Pioli è così costretto a spostare Kalulu sulla fascia, rilanciando Gabbia al centro della difesa in coppia con il titolarissimo Tomori. Per il resto è il miglior Milan possibile, con Theo Hernandez a sinistra e il tandem Tonali-Bennacer in mezzo al campo, alle spalle del trio Saelemaekers-Kessie-Leao a supporto dell’unica punta, Giroud.

    RISVEGLIO LEAO - Proprio le mosse dell’emergenza favoriscono il vantaggio rossonero, perché Gabbia allarga sulla destra per Kalulu che corre indisturbato sulla fascia e crossa al centro un bel pallone che Leao devia al volo di sinistro. Sono passati undici minuti e il portoghese può festeggiare il suo splendido ritorno al gol, dopo cinque partite, che dovrebbe spianare la strada del successo al Milan. Evitato il rischio del terzo 0-0 consecutivo, dopo quelli con il Bologna e il Torino, la squadra di Pioli fatica però a rendersi nuovamente pericolosa e infatti la rete di Leao rimane l’unica conclusione rossonera nello specchio della porta in un deludente primo tempo.

    GENOA LIMITATO - Manca il ritmo e manca la precisione in tutti i reparti. Hernandez eccede nei passaggi indietro a Tomori, Leao si intestardisce nei dribbling, Saelemaekers non trova sbocchi sulla fascia e così il grande movimento di Kessie è fine a sé stesso perché Giroud rimane senza rifornimenti. Il Genoa, però, conferma i propri gravi limiti, malgrado la regia di capitan Badelj che prova a mettere ordine in mezzo al campo. E non a caso è proprio lui a smarcare Galdames, che allo scadere del primo si trova sui piedi il pallone del pareggio ma lo calcia sopra la traversa.

    REGALO GIROUD - L’ex attaccante milanista Destro al posto di Piccoli e Melegoni in quello di Ekuban sono le mosse del tecnico del Genoa, Blessin, che al 10’ della ripresa spera ancora nel pareggio. Proprio nel suo momento migliore, però, la squadra rossoblù rischia il kappaò, graziata da Giroud che gira sopra la traversa il primo cross decente di Saelemaekers. Chi trova la porta, invece, è Gabbia ma dalla parte sbagliata, perché la sua deviazione potrebbe trasformarsi in un clamoroso autogol se Maignan, fin lì inoperoso, non intervenisse con la consueta sicurezza.

    MESSIAS E REBIC - Pioli capisce che il successo non è affatto al sicuro e allora decide di inserire Messias togliendo Saelemaekers e soprattutto Rebic al posto di Giroud, che si lascia scappare un “veramente?” di legittima sorpresa, colto dalle telecamere. Obbligato, invece, è il successivo cambio perché Gabbia esce per infortunio e l’ingresso di Krunic, costretto a improvvisarsi laterale destro, rimescola l’assetto difensivo, con il ritorno al centro di Kalulu. Bene o male, però, il Milan regge dietro e torna a farsi pericoloso davanti, perché finalmente Leao impegna nuovamente Sirigu, prima di una più innocua conclusione di Kessie. E non a caso l’improvvisa accelerazione nel finale frutta il raddoppio, che premia le sostituzioni di Pioli. E’ Rebic, infatti, a mettere al centro un bel pallone dalla sinistra che Messias devia da pochi passi a colpo sicuro senza fare i conti con i riflessi di Sirigu, che respinge miracolosamente ma non può fare nulla sulla sua immediata ribattuta. E così il 2-0 è il regalo più bello per gli splendidi tifosi rossoneri che meritano di trascorrere una buona Pasqua al comando della classifica.

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    IL TABELLINO


    Milan-Genoa 2-0 (primo tempo 1-0)

    Marcatori: 11’ pt Leao (Mil), 43’ st Messias (Mil)

    Assist: 11’ pt Kalulu (Mil)

    Milan (4-2-3-1): Maignan; Gabbia( dal 29’ st Krunic) , Kalulu, Tomori, Theo; Tonali, Bennacer (dal 40’ st Ballo Toure); Saelemaekers (dal 16’ st Messias) Kessie, Leão( dal 40’ st Díaz )Giroud (dal 16’ st Rebic) A disposizione: Tatarusanu, Mirante,Calabria,  Ballo-Touré,  Krunic, Bakayoko, Maldini, Brahim Diaz, Messias, Rebic, Lazetic. Allenatore: Pioli.

    Genoa (4-2-3-1): Sirigu; Hefti, Ostigard, Bani, Vásquez; Galdames, Badelj; Ekuban (dal 10’ st Melegoni), Amiri (dal 28’ st Gudmusson), Frendrup (dal 28’ st Yeboah); Piccoli (dal 10’ st Destro) A disposizione: Semper, Marchetti, Criscito, Masiello, Melegoni, Gudmundsson, Ghiglione, Destro, Azevedo, Yeboah, Maksimovic, Portanova. Allenatore: Blessin.

    Ammoniti: 35’ st Yeboah ( Gen), 39’ st Tonali (Mil)

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