Latina, Jonathas: 'Che bello quel gol alla Fiorentina'
Sulla carta risulta in prestito dal Pescara al Latina, ma solo sulla carta. Jonathas Cristian de Jesus Maurício, meglio conosciuto semplicemente come Jonathas, sabato sarà avversario dei biancazzurri, dove aver militato l’anno scorso fino a gennaio con la maglia del Delfino. La sua esperienza, scrive il quotidiano Il Centro, in riva all’Adriatico non è stata felicissima, se non per il gol realizzato a Firenze, contro la Fiorentina, nell’unica vittoria in serie A nel 2013. Jonathas, come sta? 'Molto bene, sono felice di essere tornato in Italia a giocare'. È dimagrito molto rispetto all’anno scorso? 'Si, è vero. Sono dimagrito 5-6 kg prima di arrivare a Latina' Come mai l’anno scorso a Pescara aveva qualche chilo in più? 'A Pescara è stata una cosa tutta particolare. Mi spiego meglio. Quando sono arrivato in Abruzzo non avevo fatto la preparazione come, invece, ho fatto quest’anno. Prima di arrivare a Latina ho lavorato con il Cruzeiro, in Brasile, e, inoltre, c’era un preparatore che mi seguiva tutti giorni'. La stagione scorsa, invece, ho fatto solo allenamento da solo e ho faticato parecchio per trovare la condizione migliore'. L’esperienza biancazzurra meglio dimenticarla, vero? 'Si, ma non solo per me. Io ho fatto tanta fatica per rimettermi in forma, ma non era facile perché fisicamente non stavo bene e qualche chilo in più c’era. Comunque, poi, è andata male per tutti e la cosa mi è dispiaciuta'. Lei ha avuto sia Stroppa, che Bergodi, con quale dei due si è trovato meglio? 'Con tutti e due, anche se non mi sono piaciute alcune cose che disse Stroppa l’anno scorso'. Si spieghi meglio. 'Ha detto che non rendevo rispetto a come mi allenavo'. Questa cosa mi è dispiaciuta, ma non ho nulla contro Stroppa, anzi'. Cosa ricorda con piacere della sua esperienza pescarese? 'Sicuramente la vittoria di Firenze. Quel 2-0 sulla Fiorentina di sicuro rimane uno dei momenti più belli della mia esperienza pescarese, a prescindere dal gol che segnai al Franchi'. Poco dopo, però, fu ceduto al Torino. 'Inizialmente non volevo lasciare Pescara, poi, però, parlai con Bergodi e lui mi fece capire che non avrei avuto tanto spazio nella sua idea di squadra. Ho apprezzato molto la sua sincerità e decisi di andare a Torino'. Dell’ambiente pescarese che ricordo ha? 'Ottimo. Sono stato benissimo. Ho ancora qualche amico e degli ex compagni sento Weiss e Quintero, anche se non sono più nel Pescara'. Di quelli rimasti, chi teme di più in campo? 'Senza dubbio dico Gaston Brugman, con il quale mi sento ancora. Gaston è un giocatore fortissimo. Quest’anno è finalmente esploso e non mi sorprendo per niente. È un ragazzo molto intelligente e in campo sta facendo vedere tutti i suoi colpi'. Sabato torna all’Adriatico con il suo Latina... 'Qui mi trovo bene ed è stata la società che mi ha vouluto con più insistenza. Con il Pescara sarà dura, anche se non mi aspettavo che potesse partire così male. Comunque la B è lunga e sono certo che si riprenderà' Se dovesse fare gol la vedremo esultare? 'No, ho troppo rispetto dei tifosi del Pescara. Sono stato pochi mesi da voi, ma la tifoseria è davvero, come si dice: “tanta roba”'.