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  • Lautaro è la vera costante dell'Inter, anche senza il gol. Ora il rinnovo 'da top mondiale'

    Lautaro è la vera costante dell'Inter, anche senza il gol. Ora il rinnovo 'da top mondiale'

    • Federico Albrizio
    La festa dell'Inter non si ferma dopo la strepitosa vittoria con il Milan nel derby. Un ruggito per ribadire la supremazia cittadina e lanciare un chiarissimo segnale alle rivali per lo scudetto, ma anche l'occasione dei singoli per mettersi in mostra. Lo hanno fatto alla grandissima Mkhitaryan e Thuram, si sono potuti togliere una soddisfazione Calhanoglu e Frattesi. E poi c'è Lautaro Martinez, silenziosamente decisivo anche nel 5-1 di San Siro. Fa quasi strano, dopo i cinque gol nelle prime tre giornate, non vedere il nome dell'argentino tra i marcatori della squadra di Inzaghi, eppure il suo zampino lo ha messo e anche in maniera importante: sua la geniale apertura per Dumfries che dà il la al gol di Thuram, suo l'assist per il 3-1 di Mkhitaryan e il suo movimento libera spazio per il quinto gol di Frattesi. Il tutto condito da un atteggiamento da leader, come presuppone la fascia da capitano ereditata dopo il ritiro di Handanovic e l'addio di Brozovic: sostegno costante ai compagni e piccoli gesti, come l'abbraccio a Calhanoglu dopo il rigore trasformato, che proprio il turco ha voluto calciare respingendo la richiesta del Toro.

    DALLA LULA ALLA THULA - Il 2022 era stato un anno importantissimo tra Inter e Argentina, con cui ha vinto il Mondiale in Qatar, ma il 2023 ha dato ulteriori conferme, come se ce ne fosse ancora bisogno. La maturazione di Lautaro è completa, dal punto di vista calcistico e dal punto di vista della personalità e questo ha permesso all'argentino di entrare con merito tra i 30 candidati finali al Pallone d'Oro e di imporsi come la costante assoluta dell'Inter, ribaltando anche la narrativa che aveva accompagnato i primi anni in nerazzurro. In principio gli alti e bassi da alternativa di Icardi, poi l'esplosione con Romelu Lukaku e la nascita della LuLa nella quale, però, il Toro era considerato fondamentalmente la spalla del belga. Martinez brilla perché c'è Big Rom, l'assunto per molti. Via Lukaku dentro Edin Dzeko, la coppia trova comunque la quadra e ingrana reggendo anche al ritorno dell'ex Lukaku. Due indizi fanno una prova, il terzo lo ha regalato la ThuLa, la nuova coppia con Marcus Thuram che già ha stregato i tifosi nerazzurri. Cambia il compagno di reparto, non cambia il risultato. Lautaro non è più il giocatore che beneficia di un altro nove di fianco, è il motivo per cui qualunque altro centravanti dell'Inter riesce a funzionare a meraviglia e i centrocampisti trovano i giusti spazi per inserirsi.

    ORA IL RINNOVO DA TOP - Tutto ruota attorno a Lautaro, oggi e domani. Nei piani dell'Inter il Toro è il punto fermo intorno a cui costruire. Dimenticata la trattativa con il Barcellona che poteva portare l'argentino lontano da Milano, respinte in estate le avances del Real Madrid (era alla ricerca di un 9 dopo l'addio di Benzema, ma gli oltre 100 milioni di euro paventati per il cartellino di Martinez hanno raffreddato l'interesse dei blancos) e rifiutate anche le ricchissime offerte arrivate dall'Arabia Saudita. Società e giocatore concordi nell'andare avanti insieme e presto potrà entrare nel vivo anche il discorso relativo al rinnovo. "Il rapporto con l'Inter è ottimo, dobbiamo lavorare insieme per dare a Lauti il riconoscimento che merita come top mondiale. Per ora il club non mi ha chiamato, ma credo che lo farà perché tutti vogliamo il massimo per un top come Lautaro. L'Inter sta compiendo uno sforzo importante per rinnovare la rosa e farà uno sforzo anche per valorizzare un top mondiale come Lautaro", raccontava alla fine di luglio l'agente dell'attaccante, Alejandro Camano. E in effetti un ulteriore riconoscimento lo aspetta Lautaro, attualmente non il più pagato in rosa nonostante i 6 milioni di euro netti a stagione percepiti (contratto fino al 2026): quel titolo spetta, seppur di poco, a Calhanoglu (6,5 milioni netti), ma la situazione è destinata a cambiare. Non c'è fretta o timore di inserimenti esterni, ma l'Inter è pronta ad aprire il dossier Lautaro per spegnere ogni dubbio sul futuro del suo capitano, ancora a fortissime tinte nerazzurre.

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