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  • Lazio:| Cosi Guidetti ha stregato Lotito e Tare

    Lazio:| Cosi Guidetti ha stregato Lotito e Tare

    E' un killer: prende palla, spara. Trafigge il cuore. Poi, irridente, lo mostra alla platea. Esulta così. Guidetti l'eroe di Rotterdam, Long John il diavolo biondo. Forza e precisione, una calamita del gol. La palla lo cerca. E lui, cattivo, la scaraventa in porta. Non conta la distanza, c’è la mira nel Dna. D'altronde, la potenza è nulla senza controllo. E lo svedese calibra ogni siluro. Non trattiene solo l'emozione: «Sarebbe un sogno giocare nella Lazio al fianco di Klose» , s'è lasciato sfuggire pochi giorni fa. 

    BOMBER  - Sbirciate le movenze, adocchiatene la mentalità. V'innamorerete di John, il Feyenoord è già cotto. In appena un anno, Potenza, classe e opportunismo: ecco le sue 22 reti nel Feyenoord Lo svedese spinge per la Lazio indimenticabile: 22 centri, nove assist e tanti sorrisi. In principio fu re dal dischetto, Guidetti: quattro rigori da cecchino puro. Contro il Vitesse diventa bomber: prima il piattone rasoterra dal limite, quindi il bis di rapina alla Inzaghi. Divora tutto John, non lascia nulla agli avversari. Qualcosa al fato. Nel suo destino c'è la gloria.

    LA FANTASIA- E' famelico, Guidetti. Intravede la rete, la sbrana. Non è solo esplosivo. Tacchi, tunnel, dribbling a tutto campo, John sa anche inventare. Il 27 novembre 2011, una magia contro l'Rkc Waalwijk rapisce l'applauso: doppio passo e tiro a giro sul secondo palo. Un po' Del Piero, un po' l'idolo Ibrahimovic, c'è tutto in quella perla. Il talento di un 20enne sfrontato, che corre nel vento, allarga le braccia, sgomita per il successo. Contro l'Utrecht si trascina dietro una difesa intera: imprendibile, beffa tutti con un altro rasoterra, poi invoca l'urlo degli spalti.

    LA POTENZA - Adrenalina in corpo, il fuoco nello sguardo. Infiamma lo “Stadion” il 18 dicembre, Guidetti regala una tripletta di buon Natale: il Twente è al tappeto dopo 7 minuti, si becca il carbone. Lo svedese anticipa l'aria, non lascia respiro. Entra in partita furtivo, poi si mostra al mondo. In tutto il suo repertorio: palo-gol dalla distanza prima; quindi sguscia fra gli avversari e scalcia in rete. E' un belva, ama la boxe, sembra Hulk: “Superguidetti”, gridano gli olandesi. John s'avvicina e spalanca le orecchie.

    LEADER  - E' un leader, non s'arrende mai, incita i compagni. Contro l'Ajax sfoggia un'altra tripletta, tramuta la sconfitta in una vittoria. Opportunista, il fine - il gol - giustifica ogni mezzo. Sinistro, destro, sfodera un cucchiaio delizioso per il quattordicesimo centro stagionale. Nel quindicesimo mostra pure l’incornata di testa. E' un marcantonio, sa far tutto. E se accelera, è irresistibile. Danza sulla linea del fuorigioco, è un fulmine. Nel derby con l'Excelsior lancia un missile da 40 metri, esplode Rotterdam. Immaginatevi l'Olimpico. Sulla maglia biancoceleste cancellerebbe quella scritta olandese Asr, che richiama la Roma. Un'altra sua pretendente.

    LA LAZIO  - Annusa il ritorno, Guidetti. E' nostalgia delle origini: nella capitale c'è casa di papà Mike, John si trasferirebbe di corsa. Dopo aver passeggiato a piedi scalzi nella polvere di Nairobi, rivuole l'Italia. Per scansare il buio di Manchester: il City pretende di cederlo a titolo definitivo, la Lazio chiede un prestito con diritto di riscatto. Ci sta lavorando il manager De Fanti, è in contatto col ds Tare. Per restituire all’italo-svedese la luce, una tappa inseguita da anni: la serie A. Il vagabondo goleador ora cerca rifugio a Formello. Persino un posto al sole.

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