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  • Lazio, inizio da Champions:| Ora i gol delle punte

    Lazio, inizio da Champions:| Ora i gol delle punte

    • M.A.

    L'inizio è da Champions, non c'è dubbio. La doppia battuta d'arresto (Genoa e Napoli) prima del successo col Siena ha rallentato la Lazio, ma Petkovic può comunque ritenersi soddisfatto per i 12 punti dopo 6 giornate, un bottino che solo il 'gotha' dei tecnici biancocelesti può vantare allo stesso punto della stagione. Meglio di lui, ma di poco, c'è Eriksson che nell'anno dello scudetto aveva 14 punti dopo lo stesso numero di turni. E anche Roberto Mancini e Delio Rossi, che nell'anno della conquista della Champions in 6 giornate avevano ottenuto 13 punti. Zeman al secondo anno di Lazio ne aveva quanti Petkovic adesso, 12, mentre Reja ne aveva uno in più nell'anno della Champions persa per differenza reti con l'Udinese.

    Ma punto più punto meno sono tutti lì: l'inizio con sgommata ha dato per tutti il via alla cavalcata verso l'Europa. Certo, se dopo la vittoria ricostituente col Siena ci sono i numeri della classifica a dare conforto, la Lazio può cominciare a preoccuparsi per il dato allarmante del comparto attaccanti: domenica ci hanno pensato Ederson e Ledesma a far ripartire la squadra, ma sono già tre partite di campionato (quattro includendo la trasferta di Londra col Tottenham) che gli attaccanti non riescono a trovare la via del gol. Il che un po' comincia a preoccupare Petkovic, visto che la sua Lazio era stata concepita come una squadra a trazione anteriore. In realtà l'ultima rete di un attaccante è quella di Klose contro il Chievo, il 16 settembre. Dopo, il vuoto o quasi.

    La cosa ha innervosito Klose più di tutti: il tedesco è a digiuno da 357 minuti, ma, bisogna ricordarlo, sul rigore trasformato da Ledesma contro il Siena c'è impresso il suo marchio di fabbrica. Il gioco d'attacco è il tarlo del tecnico, comunque. Oltre a Klose e alle folate di Hernanes, Petkovic sta tentando di costruire un telaio che possa aiutare la Lazio a segnare a prescindere da chi scenda in campo. Kozak, Floccari, Rocchi e Zarate non hanno avuto molto spazio, qualcuno non ne ha avuto per niente e così sarà finché l'impianto dimostrerà di non poter fare a meno dei campioni. Per ora, con Klose autore del 30% dei gol laziali, non se ne parla. Ma l'opera di inserimento graduale a centrocampo sta dando i frutti sperati: col Siena non c'era Hernanes e Ederson ha colto l'opportunità concessa. 'È stato molto emozionante sentire la folla urlare il mio nome - ha rivelato il brasiliano in patria -, spero che sia anche la prima di molte volte'. Lo spera anche Petkovic.

    (Corriere della Sera - Edizione Roma)

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