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  • Lazio: Ledesma discute il rinnovo del contratto

    Lazio: Ledesma discute il rinnovo del contratto

    • M. A.
    Dopo tanti anni e tante battaglie certi passaggi dovrebbero essere scontati. Bastano una strizzata d’occhio e una stretta di mano a sottolineare l’intesa, di solito funziona così, soprattutto se il soggetto in causa è capitano di lungo corso nonché uno dei leader dello spogliatoio. Che il problema di Cristian Ledesma sia proprio un carisma «scomodo»? Tutto lo fa pensare. Fatto sta che nel fine settimana Ledesma incontrerà la Lazio per discutere del prolungamento del suo contratto che scade il 30 giugno del 2015. Pare strano, ma oggi quella di restare è solo un’eventualità per il 32enne italo-argentino che a Roma pensava di aver messo radici. Lì, a Formello, si parlerà un po’ di tutto: dell’inizio di stagione che ha visto Ledesma andare incontro a bocciature plurime, dal tentativo estivo di piazzarlo all’Inter a quelle sul campo, fino alle possibilità per il futuro, un ruolo che probabilmente non sarà più centrale nella Lazio. E i soldi? Per il giocatore, che al momento guadagna 1,3 milioni l’anno, non sono mai stati un problema. In estate si era così sbilanciato sulla volontà di chiudere la carriera in maglia biancoceleste che si era pensato addirittura ad una firma in bianco. Invece - come spiega il Corriere della Sera nell'ed. romana - la proposta dirà molto sulla voglia e sulla considerazione che la Lazio nutre nei confronti di chi vanta 306 presenze messe in fila in otto anni più l’inizio del nono, settimo recordman di sempre. Al momento la considerazione è solo teorica, in effetti il percorso di Ledesma è caratterizzato da discese e risalite. Parte fuori e poi torna protagonista, sempre così. Nella pratica attuale, comunque, la bocciatura è doppia: passi per la virata su Biglia, l’uomo a cui Pioli ha consegnato il compito di scandire i ritmi della squadra, tanta frenesia non è nelle corde di Ledesma, è evidente. Ma perché rinunciare a lui e adattare Parolo anche quando il modulo è stato modificato per l’infortuno di Biglia? Ovvio che la seconda esclusione sia stata interpretata come un messaggio. Il problema è che lo ha captato anche la Fiorentina, tra l’altro prossimo avversario. La bandiera rischia di essere ammainata, insomma. Ma forse il rischio è calcolato.

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