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  • Lazio, Sarri: 'L'obiettivo è evitare i play-off. L'Europa League è troppo faticosa'

    Lazio, Sarri: 'L'obiettivo è evitare i play-off. L'Europa League è troppo faticosa'

    • Tommaso Fefè
    Vigilia di Europa League in casa Lazio. A Formello, in conferenza stampa, mister Maurizio Sarri ha presentato così l'impegno di domani dei suoi uomini contro il Feyenoord:

    EVITARE I PLAY-OFF - "Non dobbiamo pensare al lungo periodo, ma al breve. Dobbiamo passare il turno senza passare dai play-off, perché sennò avremo un turno in più contro quelle che scendono dalla Champions. Domani sarà una partita importantissima e di grande difficoltà".

    TURNOVER - "Io non faccio turnover per necessità di far vedere qualcuno, ma perché mi serve fare qualche ricambio. Può darsi che cambieremo qualcosa domani. Cancellieri ha fatto quasi sempre l'esterno e noi lo usiamo anche in quel ruolo, in allenamento lo facciamo provare anche da attaccante. Ha gamba e se riesce a calarsi nel ruolo può far bene anche da punta.
    Nel calcio spesso ci sono giocatori con una maturazione più lenta di altri. Cataldi forse è tra questi. Lui gioca in un ruolo molto particolare, dove se non fai 30-40 partite consecutive è difficile starci in maniera giusta. Secondo me adesso ha l'età e la maturità giusta. Deve lavorare ancora al livello atletico e mentale per restare sul pezzo tutti i 90 minuti. Vecino può fare il play, ma è un ruolo che richiede grande esperienza. Al momento lui è una carta di riserva a partita in corso per quel ruolo. In altri ruoli invece sarà sempre preso in considerazione".

    NULLA DI SCONTATO - "Il Feyenoord non è la tipica squadra nord-europea. Hanno un centravanti forte tecnicamente e tanti trequartisti di ottimo livello. Anche in questa stagione è ripartita benissimo.
    L'anno scorso avevamo fatto un buon girone, difficile, che si è deciso all'ultima partita e che purtroppo non abbiamo vinto. Ma non avevamo fatto male. Anche contro il Porto avevamo fatto due prestazioni di buon livello. non è ancora il momento per permetterci di prediligere una competizione o un'altra, forse lo potremo fare a marzo, perché significherà che saremo ancora in ballo per tutto. Per adesso dobbiamo solo fare bene in tutte le partite. In Europa nulla è scontato. Siamo ancora nella mentalità che le italiane possano valere tanto in Europa, ma invece abbiamo visto che non è così. A mio avviso per la crescita di una società, di una squadra, fare bene in Europa è sempre fondamentale".

    MIGLIORAMENTI - "Dal punto di vista fisico contro il Napoli abbiamo fatto una buona prestazione. Ma ad un certo punto si è creata una problematica di distanze e avevamo un baricentro troppo basso, con corse troppo lunghe e dispendiose. Abbiamo dato la sensazione di andare in gestione della partita e invece non era il caso. Io non sono preoccupato. Ad oggi i dati che mi arrivano sulle prestazioni fisiche della squadra sono ottimi, tra i migliori in Serie A. Anche l'anno scorso eravamo quelli che correvano di più. Ora stiamo migliorando ancora. Ma le gambe sono a disposizione del cervello. Se stai bene mentalmente viene tutto di conseguenza e noi, rispetto all'anno scorso, dobbiamo migliorare proprio l'aspetto mentale.

    NIENTE ALIBI - "Noi l'anno scorso abbiamo pagato dal punto di vista mentale, più che quello fisico i tre impegni. Quest'anno gestire le forze sarà ancora peggio perché in Europa League facciamo 4 partite in un mese invece che 2 e si riduce ancora la possibilità di giocare il lunedì. Cosa che comunque già l'anno scorso non era mai successa. La manifestazione è in questo senso molto più faticosa. Però non è che possiamo darci degli alibi. Alla fine le condizioni ideali ci sono solo in poche partite. Nella maggior parte dei casi c'è sempre un qualcosa con cui fare i conti. Noi dobbiamo concentrarci sul far bene in qualsiasi tipo di condizione".

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