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  • Lazio: tre gioielli da crescere

    Lazio: tre gioielli da crescere

    • M. A.

    Una stagione terminata in modo trionfale. «Una vittoria meritata – come osservato dal presidente Lotito – un risultato netto che zittisce chi parlava di Lazio fortunata». E per molti giovani della Primavera allenata da Alberto Bollini, lo scudetto conquistato a Gubbio potrebbe essere l’inizio di una carriera fantastica.
    La stella è Keita, attaccante classe ’95 proveniente dalla Cantera del Barcellona, di origine senegalese ma nazionalità spagnola. Un calciatore tutto campo e tecnologia: ama Twitter e il suo Ipad, ma preferisce dare del tu al pallone. Fu uno dei tanti gioielli scelti da Guardiola, tecnica sopraffina con un carattere da limare. Nel 2010 il Barça era in Qatar e al giovane Keita venne l’idea di fare uno scherzo a un nuovo compagno, infilandogli cubetti di ghiaccio nel letto. La bravata non fu accolta bene dai dirigenti: per punizione lo spedirono al Cornelia, società satellite. Lo spagnolo non volle più sapere nulla del Barça e il procuratore lo propose a Tare: a luglio potrebbe partire in ritiro con la prima squadra.

    Poi c’è il giovane centrocampista Danilo Cataldi, autore di una doppietta nella finale con l’Atalanta. Qualche anno fa si interessarono a lui Chelsea e Manchester City, la Lazio fu brava a rinnovargli il contratto. È un mediano moderno, difende e fa ripartire la squadra, ha una tecnica sopraffina. Ha già una presenza in A invece Luca Crecco. Il trequartista mancino ha partecipato alla vittoria in Coppa con la Roma facendo il tifo dalla panchina. Ora, con Cataldi, potrebbe anche finire in prestito a Salerno.
    Resterà invece a Formello Milos Antic, centrocampista serbo (alla Stankovic) arrivato per 1.5 milioni di euro. Ottime prestazioni anche per Strakosha, classe 1995 di origine albanese, e soprattutto Mamadou Tounkara, giovane senegalese classe ’96. «Abbiamo tanti giocatori forti – ha dichiarato Lotito – e alcuni arriveranno in prima squadra. Merito di Tare che segue personalmente la Primavera: ora abbiamo diversi progetti, costruiremo nuovi campi e una foresteria per curare ancora di più il settore giovanile». Nuovi aquilotti sono pronti a spiccare il volo.

    (Il Tempo)

     


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