Forza fisica, intelligenza tattica e senso della posizione. Luis Pedro Cavanda è una delle più belle sorprese nell'esordio della Lazio a Genova. Non si tratta di un campione affermato, non arriva né dal Barcellona né dal Manchester United, ma dal settore giovanile della Lazio. Appena ventenne (è del 1990), ma a vederlo sembra un veterano del gruppo. Difensore centrale dell'Angola con passaporto belga, Cavanda ha costruito la sua fortuna quest'estate in ritiro sotto le tre Cime del Lavaredo.

Luis nasce come terzino destro, ma Reja lo ha provato con successo anche a sinistra ed è in grado di coprire sia la fase offensiva che difensiva. Lo ha portato a Roma l'ex diesse biancoceleste Walter Sabatini, pagando un indennizzo di 15 mila euro allo Standard Liegi. Lo scorso inverno la Lazio stava rischiando di perderlo a parametro zero, così come successo con Faraoni. Cavanda era in scadenza. L'azione diplomatica di Guglielmo Acri, allora consulente di Lotito e la disponibilità di Zavaglia, suo manager da tre anni, ha consentito alla Lazio di recuperare la situazione con la firma del rinnovo fino al 2014.

Luis manda i soldi a casa e vive nel centro sportivo di Formello. In Primavera dal 2008, segna il gol vincente dell'1-0 sulla Roma, con cui la Lazio si aggiudica la 1˚ edizione del 'Memorial F. Sensi'. Lo scorso anno è stato spesso aggregato in prima squadra ed ha esordito in Europa League. Domenica scorsa la prima in campionato a Genova.