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  • Laziomania:| Almeno il quarto posto

    Laziomania:| Almeno il quarto posto

    La partita di domenica contro l'Inter avrà per la Lazio una valenza superiore a quello che ci si aspetta: in primis perché finche c'è una piccola speranza di arrivare in Champions va sfruttata al 100%, e poi perché la qualificazione all'Europa League da quarti è molto diversa rispetto a quella da quinti o sesti in classifica. Evitare il turno preliminare significherebbe non modificare una preparazione atletica che quest'anno ha fatto la differenza. Gli infortuni e il calo fisico della Lazio sono dovuti proprio ad una preparazione estiva non studiata al meglio.

    Non dover persare ad una doppia sfida europea - seppur con una squadra di basso livello - preparerebbe la squadra in maniera sicuramente migliore. Per questo la Lazio, a prescindere dalla partita di Catania, non dovrà assolutamente perdere contro l'Inter. Anzi dovrà vincere, perché c'è anche il Napoli pronto a risalire. Klose e compagni per gli ultimi 90' non dovranno pensare agli Europei, alla famiglia, agli amici o alle vacanze, ma soltanto a vincere contro l'ex Zarate, che tornerà per la prima volta all'Olimpico da avversario. 

    La squadra di Reja può entrare direttamente alla fase a gironi dell'Europa League arrivando quarta, e quello deve essere l'obiettivo minimo. Se poi dovesse arrivare terza con il suicidio sportivo dei friulani, allora il discorso sarebbe diverso. Il preliminare di Champions, oltre ad essere più difficile perché potrebbe capitare una squadra di primissimo livello, è anche più prestigioso: l'impegno in quel caso non peserebbe, ma andrebbe studiata comunque una preparazione certamente diversa.

    La Lazio ad Auronzo di Cadore dovrà certamente fare a meno di alcuni giocatori che andranno agli Europei - ad esempio Klose -, i quali di fatto salteranno buona parte del ritiro. Ma che sia Europa League o Champions, la squadra dovrà presentarsi ai nastri di partenza già pronta, con acquisti mirati che possano accescere lo spessore tecnico. Alla guida un allenatore diverso, perché con probabilità Reja non ci sarà, e con un entusiasmo ritrovato da parte dei tifosi, che vogliono stare accanto alla squadra. Non è finito ancora il campionato, ma già bisogna guardare avanti. Intanto la Lazio ha il dovere di crederci.

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