Dopo una stagione deludente, Mauro Matias Zarate deve ritrovarsi: l'ultimo anno ha dimostrato che anche un grande giocatore può avere delle debolezze e dei momenti difficili. Molto è anche nelle mani di Edoardo Reja che avrà il compito di caricare l'argentino delle giuste responsabilità; non troppe però perché altrimenti si rischierebbe di vederlo fallire di nuovo. L'obiettivo è farlo rinascere e tornare ad essere il vero Zarate, quello che non solo i laziali, ma tutta la serie A ha avuto il piacere di ammirare.

Dopo Ballardini che lo relegava a dei compiti che proprio non erano i suoi, il ragazzo si è un po' perso, non ha avuto più quel sorriso e quella voglia di giocare che lo faceva essere un gradino al di sopra degli altri. In più la sfortuna di non riuscire a trovare il gol anche in situazioni favorevoli. Proprio questo deve essere l'obiettivo di Reja: far tornare Maurito a sorridere, quindi a giocare come sa. Nella stagione che sta per iniziare l'argentino avrà un centrocampo migliore che potrà assisterlo con maggiore fantasia e forza. 

Zarate non sarà il primo della lista perché Reja al momento ha solo la certezza Floccari, ma sicuramente il 10 argentino si ritaglierà i suoi spazi. Anche nel suo primo anno alla Lazio non era il titolare e se Makinwa non si fosse infortunato prima di Cagliari-Lazio probabilmente non avremmo visto all'opera il talento sin dalla prime uscite: chissà che tutto questo non sia di buon auspicio. C'è però chi lo vede triste e poco concentrato, spesso schivo con i tifosi anche a causa del suo carattere molto riservato. I supporters però se lo coccolano quando c'è la possibilità; rimane lui il preferito, il diamante prezioso di questa Lazio: deve solo prenderne di nuovo coscienza e tornerà ad essere lui.

Tutti lo sperano, in primis l'allenatore Edy Reja che con la sua esperienza, il bastone e la carota, cercherà di riportarlo al top: insieme ad Hernanes, Floccari o Rocchi lì davanti potrebbe davvero tornare a fare la differenza. Mauro Zarate ha bisogno e vuole dimostrare il suo valore reale, che non è quello visto nell'ultima sfortunata stagione biancoceleste. Quello sguardo cupo e quella testa bassa dovrà assolutamente lasciare spazio ai suoi sorrisi e alla gioia che trasmetteva a tutti dopo i suoi splendidi gol.