Tutti in piedi per questa Lazio: ha distrutto la Juventus, e quel rigore...
A livello di logica, l'unico appunto che mi sento di fare ad Inzaghi è non avere cambi da mettere a destra. Ah, no: la società deve prima cedere, giusto? Ma poi posso solo elogiare il mister: inventa una Lazio arrembante, incoraggia le sue seconde linee in difesa che alzano una diga di muscoli e coraggio, piazza a destra Parolo che ce la mette tutta, dà ogni goccia di possibile, va oltre. Dalla sua fascia nascono i gol della Juventus, ma francamente bisognerebbe fargli una statua. I ragazzini dovrebbero guardare a lui: uno così, alla sua età, che si butta a fare l'esterno è una specie di eroe di questo sport.
Avevo criticato Inzaghi per la mancanza di coraggio di Napoli: mi ha fatto rimangiare tutto, mi tolgo il cappello di fronte alla sua Lazio coraggiosa e feroce.
Allegri rimedia al brutto della sua squadra con i cambi, Inzaghi non può: deve mettere Caicedo (che per tutta l'estate è stato sul punto di andare via), Pedro Neto (un giovincello portoghese che fino ad ora ha giocato solo col Novara). La Nord si è schierata, lo stadio l'ha seguita: al grido di "Lotito caccia li soldi", con tanto di striscione, il messaggio alla dirigenza è chiaro. A pochi giorni dalla fine del mercato, non aiutare questa squadra è un delitto. Tare e Lotito dovrebbero mettersi insieme a riguardarsi la partita: magari il coraggio che ora non hanno, quello che ci vuole a strappare gli assegni, potranno attingerlo dai ragazzi di Inzaghi. Che volevano fare la storia, non ci sono riusciti. Non so ancora perché non ci sono riusciti, ma tutti in piedi: questa Lazio ha distrutto la Juve di Cristiano Ronaldo.