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  • Le prime volte di Brahim: Spagna, derby e la sfida all'amico Calhanoglu

    Le prime volte di Brahim: Spagna, derby e la sfida all'amico Calhanoglu

    • Daniele Longo
    Toccare il cielo con un dito. È questa la sensazione che sta provando Brahim in questi minuti che hanno fatto seguito alla prima chiamata nella nazionale maggiore spagnola. Luis Enrique stava seguendo il numero 10 rossonero da diversi mesi, aveva già preannunciato che prima o poi sarebbe entrato nel giro perché lo meritava. E come dargli torto? Diaz si è reso protagonista di un avvio di stagione convincente: 4 gol e 2 assist in 10 presenze tra serie A e Champions League. Se le qualità tecniche erano già note a tanti, a far la differenza è stata la personalità mostrata in club dove le pressioni sono all’ordine del giorno come lo è il Milan. 


    UOMO DERBY- Per Brahim la convocazione in Nazionale è un punto di partenza e non certo di arrivo. Serve per certificare un percorso intrapreso la scorsa stagione quando ha lasciato l’amato Real Madrid per mettersi in discussione nel Milan. Una scelta non scontata e che si sta dimostrando vincente. La strada da fare è ancora lunga, gli obiettivi sono sempre più importanti perché il Milan ha alzato l’asticella in questa stagione. Una buona fetta di scudetto I rossoneri se la giocheranno a San Siro contro i cugini dell’Inter. Sarà il primo derby da titolare per Brahim che vuole lasciare il segno in una partita che ha un valore inestimabile per i tifosi. La sua rapidità sulla trequarti può essere un fattore determinante, Diaz sa come si fa male alle big ( chiedere informazioni alla Juve punita nella scorsa stagione). Senza dimenticare il duello con l’amico Calhanoglu: il folletto di Malaga ci ha messo un paio di partite per fare dimenticare l’ex che ha tradito il Milan. A oggi tra i due non c’è partita, i numeri parlano chiaro, ma il derby fa storia a sé e può scrivere una nuova storia. 

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