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  • Leccemania:| Stadio, più rock che calcio

    Leccemania:| Stadio, più rock che calcio

    Spendere 20mila euro per promuovere i concerti all'interno dello stadio Via del Mare e poi altri 30mila per rifare il manto erboso distrutto. Accade a Lecce, dove un'amministrazione comunale particolarmente predisposta verso sagre, feste e sempre nuovi posizionamenti di bancarelle lungo le vie cittadine questa volta è andata oltre, coinvolgendo nel perenne clima ludico-paesano anche il vecchio stadio di sua proprietà (piove in tribuna stampa) e che nessuno per ora è disposto a comprare alla modica cifra di 18 milioni di euro.

    Zucchero, i Modà e poi Jovanotti. 'Che goduria' avranno esclamato quest'estate i fan che si accontentano di poco. Per par condicio il manto erboso è stato messo a completa disposizione di tutti, con relativo via vai di mezzi pesanti, prima e dopo i concerti, montaggio e smontaggio del palco, che ha prodotto pericolosi avvallamenti cancellando l’erba sempre faticosamente curata, seminata, concimata e irrigata. Il grande parcheggio esterno che avrebbe potuto soddisfare le medesime esigenze? L'area dell'ex campo sportivo Carlo Pranzo? Neanche a parlarne.

    La serie A? Il Lecce? Il campionato? C'è tempo, avranno pensato a Palazzo Carafa: meglio il ritorno economico dei concerti. Il primo a pagare dazio è stato il giallorosso Moris Carrozzieri, al debutto casalingo della squadra in coppa Italia, quando il suo ginocchio ha fatto crack dopo appena 11' e sono saltati i legamenti per un dislivello sul terreno di gioco. Intervenendo su un avversario al difensore è mancato l'appoggio ed è uscito in barella. Due mesi di stop.

    Poi è stata la volta della squadra, costretta ad allenarsi sempre sul sintetico di Calimera con tutti i relativi problemi che a Palazzo Carafa nemmeno immaginano. Mister Di Francesco non ha potuto provare schemi e uomini sul campo di casa per non dargli il colpo di grazia e declassarlo definitivamente a terreno buono solo per gli ortaggi. Muscoli e articolazioni dei diretti interessati sono stati sollecitati oltremisura, e chissà per quanto tempo ancora andrà avanti questa storia che penalizza la squadra, l'amministrazione comunale, i tifosi e la città.

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