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  • Leo, Kakà e Maldini: Milan ai milanisti, la 'triade' rossonera per una nuova era

    Leo, Kakà e Maldini: Milan ai milanisti, la 'triade' rossonera per una nuova era

    • Angelo Taglieri
    Meno 'cose formali' più 'cose da Milan'. Meno dirette su Facebook, meno post su Instagram, meno spettacolo; più verità, più concretezza, più 'toccare con mano' quello che è il mondo rossonero. Gol di Cutrone, assist e festa di HiguainCastillejo che incita la Curva Sud, Gattuso che rincorre i suoi giocatori, Kakà che sorride, Leonardo Maldini che si abbracciano. Festa in campo e festa sugli spalti, la novità che si mischia con la tradizione, i nuovi acquisti che una volta erano rivali, i nuovi dirigenti che una volta erano idoli in calzoncini e maglietta. Tutto racchiuso in una sola parola: Milan

    MILAN AI MILANISTI - E' stato uno dei leitmotiv del Milan berlusconiano"il Milan ai milanisti". E i figli di quel Milan sono cresciuti col DNA rossonero, (eccezion fatta per una piccola sbandata, vero Leo?)tanto che dopo aver vinto in campo hanno deciso di accettare una sfida difficile, tutta nuova, dopo uno dei periodo più bui dal punto di vista gestionale. Far parte di un grande Milan è quasi semplice, rifare grande il Milan è decisamente più difficileMaldini sembrava essere finito nel dimenticatoio, Leonardo sembrava essere diventato il nemico, Kakà quello che aveva sedotto e abbandonato con quella visita fugace dello scorso inverno. Restava solo Gattuso, solo Rino, il tecnico che ci mette sempre la faccia, l'unico appiglio in un mare in burrasca. Ma ora tutto è cambiato...

    DA MILAN? NO, IL MILAN - Essere stato un grande calciatore non significa, in automatico, diventare un grande dirigente. Se Leonardo è molti passi avanti per aver lavorato vicino a Galliani prima e aver, di fatto, dato inizio all'era Paris Saint-Germain dopo, dimostrando già di essere un dirigente di livello mondiale, Maldini è alla prima esperienza, così come Kakà, lo stagista Pallone d'Oro.  Avranno da imparare e poi da dimostrare nel nuovo ruolo. Tranne una cosa: essere da Milan. Questo no. Hanno giocato nel Milan, hanno sofferto col Milan, hanno vinto col Milan. Ognuno, a suo modo, è stato il Milan. Ne hanno respirato l'aria, ne hanno costruito l'atmosfera. Se no uno come Sergio Ramos non si inchina a te... Dimostrare di essere dirigenti sì, dimostrare di essere da Milan no. E l'appartenenza è stata ristabilita. La nuova era è partita. E i sorrisi di Leo, Kakà e Maldini  sono la perfetta locandina per 'Il ritorno del Diavolo'

    @AngeTaglieri88

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