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  • Li Yonghong: extra prestito di 190 milioni per il Milan

    Li Yonghong: extra prestito di 190 milioni per il Milan

    Giovedì 13 aprile è previsto l’attesissimo closing che dovrebbe consegnare il Milan nelle mani di Mr. Li Yonghong supportato dal mega-prestito di Elliott Management. Esattamente 303 milioni di euro che dovranno essere restituiti, in un’unica soluzione, dal futuro padrone del Milan entro 18 mesi dall’erogazione del denaro che gli servirà per acquisire il Milan. Come si legge sul Corriere dello Sport, Elliott Management sta monitorando con grande attenzione le mosse di Mr. Li che, sicuramente prima del 13 aprile, dovrà versare a Fininvest 190 milioni di euro extra-prestito. Una somma importante, che si aggiungerà ai 250 milioni già riconosciuti come caparra, che precederà i 180 milioni che Elliott bonificherà a sua volta per consentire a Mr. Li di completare la complicata acquisizione del club rossonero. Da Mr. Bee (l’intraprendente brooker thailandese comparso per la prima volta sulla scena milanista il 13 dicembre 2014) a Mr. Li, quindi, si attende che il Milan diventi con gli occhi a...mandorla. Anche se si ha la sensazione che il closing in realtà, sarà solo una tappa intermedia verso una ristrutturazione più complessa e articolata che non si esaurirà certamente in pochi giorni. 

    Intanto ieri è stata rinviata ad oggi la riunione operativa programmata a Casa Milan per la terza volta nel giro di pochi mesi. Anche in occasione della vigilia dei due closing falliti (13 dicembre 2016 e lo scorso 3 marzo) la sede del club rossonero aveva ospitato i rappresentanti di Fininvest e dei probabili nuovi padroni del Milan per mettere a punto la logistica e il cerimoniale dell’attesissimo passaggio di consegne. Rispetto alle precedenti chance non sfruttate, questa si presenta più difficile da gestire nella settimana del derby e con il venerdì santo (una giornata in meno per i bonifici) che è da considerare un giorno semi-festivo dove è prevista anche la conferenza stampa di presentazione del derby a Milanello. Comunque questa volta il closing non ammetterà più prove d’appello. L’azionista rossonero di maggioranza è stato chiaro: non ci sarà un’altra deroga se non verranno rispettati i tempi tecnici imposti dopo il fallimento del closing del 3 marzo. Come è noto l’operazione di soccorso del fondo americano ha evitato a Mr. Li di perdere, senza possibilità di appello, 250 milioni di caparra. Ma anche per questo motivo Elliott Management, pur non essendo azionista, si è arrogato la facoltà di poter esprimere il gradimento sulla formazione del nuovo Cda. Non potrebbe esserci garanzia più seria e severa di questa, perché Elliott è stato chiaro: il management del nuovo Milan dovrà essere professionale, limpido ed efficiente in tutte le sue operazioni, evitando soprattutto il depauperamento del club. 
     

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