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  • Liliana Segre: 'Voglio combattere i pregiudizi e conoscere meglio la Ferragni'

    Liliana Segre: 'Voglio combattere i pregiudizi e conoscere meglio la Ferragni'

    • Alfonso Martino
      Alfonso Martino
    La senatrice a vita è stata intervistata da Fabio Fazio a Che Tempo che Fa, toccando argomenti come l’antifascismo, la Shoah e il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni.

    Il nuovo governo targato centrodestra non è partito nel migliore dei modi: oltre alle registrazioni private di Silvio Berlusconi, ha fatto discutere la nomina di Ignazio La Russa come seconda carica dello Stato, avallata dai voti dell’opposizione.
    Il nuovo presidente del Senato, le cui simpatie fasciste sono note, prende il posto della senatrice a vita Liliana Segre, tra le ultime reduci della Shoah e presidente del Senato per un giorno.
     
    La senatrice novantaseienne è stata intervistata da Fabio Fazio durante una puntata di Che Tempo che Fa, in cui si è parlato di attualità politica e non solo, a distanza di 100 anni dalla marcia su Roma: “Mio zio dopo aver perso tutta la famiglia per le leggi razziste si trovò col rimorso di aver aderito in gioventù al fascismo che gli aveva ucciso il padre, la madre e l'unico fratello. L’antifascismo? Vorrei sperare che ci sia ancora.”
     
    Sul nuovo governo guidato da Giorgia Meloni ha affermato: “Sarebbe facile trovare motivi di preoccupazione, ma da laica come sono vorrei stare a vedere. Voglio combattere dentro di me quei pregiudizi che hanno sconvolto molte vite e voglio essere una spettatrice serena”, rispondendo così alla grande preoccupazione di una buona parte d’Italia che teme un periodo buio e retrogrado.
     
    La senatrice ha parlato anche della Shoah e dell’importanza della memoria: “Sono una delle ultimissime al mondo e con pessimismo e realismo dico che la Shoah sarà trattata in un rigo nei libri di storia, poi non ci sarà più neanche quello. Vorrei che nel memoriale della Shoah tu ti facessi guidare da me, io c’ero.”, ottenendo da Fazio una risposta positiva.
     
    Il ricordo della guerra da lei vissuta viene collegato per forza di cose al conflitto tra Russia e Ucraina: “Non sono ottimista. L'invasore ha una colpa enorme. Ho un tale orrore della guerra perché mi ricorda quello che porta, per cui sono incapace di fare niente e mi identifico con gli ucraini. Vorrei dire ‘alt’ ma non ho capito chi può avere la forza, dopo che il Papa ha parlato.”
     
    Per stemperare i toni, la Segre ha commentato la musica dei Maneskin e l’incontro tra lei e Chiara Ferragni: “Ho visto i Maneskin. Sono ragazzi molto in gamba e mi piace la loro musica, anche se non ho capito quel 'Zitti e buoni'. Mi interessa Chiara Ferragni, che ha 27 milioni di followers. È stata molto graziosa con me ed è stata umile, mi è stata a sentire.”

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