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  • Lo Spezia è in Serie A per la prima volta nella sua storia! Ma ieri meritava Nesta

    Lo Spezia è in Serie A per la prima volta nella sua storia! Ma ieri meritava Nesta

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Dopo Benevento e Crotone, in Serie A arriva anche la ventesima squadra, lo Spezia di Vincenzo Italiano. Ci arriva dopo una stagione infinita, chiusa con una sconfitta contro il Frosinone con lo stesso punteggio (1-0) con cui aveva vinto all’andata in trasferta. Il regolamento stabilisce che a parità di punti e di gol, in A vada la squadra che si è piazzata meglio in campionato, lo Spezia era arrivato terzo, il Frosinone ottavo. E’ la prima volta dello Spezia in Serie A, l’ha meritato per tutta la stagione, ma in questa partita era il Frosinone a meritare di più. La squadra di Nesta ha giocato col cuore e con la testa, ha costruito occasioni da gol e ha chiuso con un assedio interminabile. I rimpianti sono per un finale di campionato sbagliato così come la gara d’andata.

    IL PALO DI BEGHETTO - C’era la curva intera fuori dallo stadio, una curva che aspettava solo il 90' per festeggiare lo Spezia in Serie A, ma durante quei 90' non è stato tutto facile per la squadra di casa. Il Frosinone ha lasciato il palleggio ai liguri per una decina di minuti, il tempo di assestarsi e cercare lo spazio per attaccare, spazio che è stato trovato a sinistra con Beghetto, dove è diventato decisivo il duello con Ferrer. Dopo meno di un quarto d’ora proprio Beghetto ha centrato il palo con un esterno sinistro dopo uno schema su rimessa laterale rifinito da una sponda di testa di Novakovich.

    MEGLIO IL FROSINONE - Lo Spezia era tutto nelle premesse, nelle intenzioni. Quando arrivava ai bordi dell’area laziale cercava di entrare col fraseggio, con lo scambio rapido, ma dietro il Frosinone chiudeva bene grazie soprattutto all’esperienza di Ariaudo. E poi ripartiva con forza e insistenza. Beghetto si è procurato un’altra occasione saltando in velocità Ferrer e provando il destro dal limite, deviazione di Scuffet in angolo. Era molto più incisiva la squadra di Nesta, che doveva segnare due gol per realizzare un’altra impresa. La terza occasione dei laziali è arrivata con un assist di Ciano per l’inserimento di Rohden, altra deviazione di Scuffet.

    ZERO PARATE DI BARDI - Se Scuffet era decisivo, Bardi era senza lavoro, rilanci a parte. Nel primo tempo lo Spezia non ha mai concluso nello specchio della porta. Il Frosinone era messo bene in campo, con Rohden trequartista per inaridire la fonte di gioco di Ricci che, come diretta conseguenza, ha lavorato sodo (e bene) nel recupero palla più che nella costruzione. Anche la squadra di Italiano pendeva a sinistra, zona in cui Vitale portava continuamente palla in attacco, ma lì si perdeva. Poco incisivo l’attacco, a tratti un po’ impacciato il centrocampo dove Maggiore, spezzino di nascita e di fede, sembrava davvero emozionato. Ai liguri bastava e avanzava lo 0-0 di fine primo tempo, toccava al Frosinone accelerare ancora.

    A UN SOFFIO DALL’IMPRESA - E così è stato. La squadra di Nesta ha forzato il ritmo e ha messo sotto pressione lo Spezia che tuttavia è riuscito a costruire l’unica occasione della sua gara con un cross di Ferrer su cui Gyasi è arrivato senza coordinarsi e ha messo la palla fuori. Nzola l’ha combinata grossa, si è fermato al limite dell’area perché si aspettava il fischio dell’arbitro per un fallo subìto da Krajnc, fallo che c’era ma Sacchi ha concesso il vantaggio allo Spezia; Nzola però non era contento e con la palla ancora fra i piedi di Bartolomei ha continuato a protestare, a quel punto l’arbitro l’ha ammonito e ha fischiato la punizione per il Frosinone. L’ha calciata Bardi, colpo di testa di Novakovich (che forse nello stacco ha commesso fallo su Terzi), tacco di Ciano per un altro inserimento di Rohden, stavolta premiato dal gol dell’uno a zero. L’impresa sembrava a un passo.

    CUORE E IDEE - Il Frosinone si è rovesciato nella metà campo dello Spezia e ha messo il cuore in campo. Su ogni pallone, ogni contrasto, ogni zolla di campo c’era un giocatore di Nesta. Italiano ha messo un giocatore esperto come Mora per raffreddare la gara, ma i laziali non hanno mollato, i liguri spazzavano senza pensare. Nesta ha schierato tutti gli attaccanti, dentro anche Paganini e Citro. La partita non c’era più, era solo una battaglia di nervi. Sei minuti di recupero, Nesta in piedi davanti alla panchina, le maglie gialle sbucavano da tutte le parti, ma la trincea dello Spezia ha resistito.

    IL TABELLINO

    SPEZIA-FROSINONE 0-1 (p.t. 0-0)

    Marcatore: 17' st Rohden (F);
    Assist: 17’ st Ciano (F);

    SPEZIA (4-3-3): Scuffet; Ferrer (43’ st Vignali), Erlic, Terzi, Vitale; Bartolomei, M. Ricci, Maggiore (33’ st Mora); Nzola (43’ st Di Gaudio), Galabinov, Gyasi (28’ st Mastinu). All. V. Italiano.

    FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti (40’ st Paganini), Ariaudo, Krajnc; Salvi (32’ st Tribuzzi), Rohden, Maiello (40’ st Citro), Haas, Beghetto; Novakovich (22’ st Ardemagni), Ciano. All. A. Nesta.

    Arbitro: J.L. Sacchi di Macerata. Var: G. Aureliano di Bologna.

    Ammoniti: 7’ st Maggiore (S), 16’ st Nzola (S), 36’ st Terzi (S), 52’ st Paganini (F).

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