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  • Lo voleva Totti ma era fatta col Barça: una chiamata di Moggi cambiò tutto. Buffon-Juve, ieri come oggi

    Lo voleva Totti ma era fatta col Barça: una chiamata di Moggi cambiò tutto. Buffon-Juve, ieri come oggi

    • Francesco Guerrieri
    Chi si rivede. Sorrisi e selfie, Gigi è tornato. Buffon e la Juventus ancora insieme, per non lasciarsi più. Prima farà da vice Szczesny per superare il record di presenze di Maldini in Serie A (-8), poi, probabilmente, giacca e cravatta per trasformarsi in un dirigente bianconero. La stagione al Psg come una pausa di riflessione, perché anche i simili si attraggono: lui come la Juve, ambiziosi e vincenti. E allora eccoli di nuovo insieme, per provare ad alzare al cielo quella Champions League sfiorata tante, troppe volte. 

    IL RECORD - La voglia di vincere è la stessa di diciotto anno fa: 3 luglio 2001, la prima volta di Buffon in bianconero. Le Torri Gemelle erano ancora in piedi e la Roma Campione d'Italia da circa quindici giorni. Al centro del mercato c'era un giro di portieri che avrebbe portato Toldo all'Inter, Frey al Parma e Buffon alla Juventus. Ai gialloblù 75 miliardi cash più il cartellino di Jonathan Bachini. Totale? 105. Boom. Mai un portiere era stato pagato tanto. Primato superato l'estate scorsa da Alisson col passaggio dalla Roma al Liverpool.

    TRA BARÇA E ROMA - Concentriamoci sulla Juve, però. Quella Juve. Che con la cessione di Zidane al Real aveva portato in bianconero anche Thuram e Nedved. Ma prendere Buffon non è stato semplicissimo. Anzi, un'impresa vera e propria firmata Luciano Moggi. Sul portiere c'erano Barcellona e Roma, da una parte la Liga dall'altra l'amico di sempre Francesco Totti. E come insisteva l'ex capitano giallorosso per convincerlo ad andare nella capitale. Voleva lui e Cannavaro, ci era quasi riuscito: sul piatto i dirigenti della Roma avevano messo 110 miliardi per tutti e due. Alla fine non arrivo né uno, né l'altro. Gigi sceglie il Barça e rinuncia al sogno di vincere lo scudetto col Parma.

    LA CHIAMATA DI MOGGI - Uno squillo all'agente Silvano Martina e via in macchina verso il futuro. Alt. Suona il telefono: Luciano Moggi. C'è anche la Juve su Buffon. "Sono cinque anni che non vince uno scudetto, è arrivato il momento" gli dice papà Angelo. Intuizione giusta. Gigi ci ripensa, dietrofront. E Juventus sia: amore a prima vista. In sala stampa non c'era un posto vuoto il giorno della sua prima conferenza: "Non sono abituato a tutta questa gente" scherza. Alla fine si abitua eccome. Ai pienoni e ai trofei: nove scudetti, nessuno come lui. Tifa Genoa grazie allo zio e da piccolo stava per andare al Milan, ma il suo cuore sarà per sempre bianconero. E che cuore, innamorato al punto di andare anche in Serie B dopo le sentenze di Calciopoli: "L'ho fatto per riconoscenza". Applausi.

    GIGI IS BACK - Ieri come oggi, il tempo sembra non essere passato. Qualche ruga in più ma l'entusiasmo di sempre. La voglia di vincere ancora, soprattutto. Buffon e la Juve di nuovo insieme, a volte ritornano. 

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