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  • Mancini nella bufera:| Champions maledetta per il City

    Mancini nella bufera:| Champions maledetta per il City

    Polveriera City.
    Champions maledetta: Mancini nella bufera
    Il tecnico processato per le scelte tattiche e il turnover.
    Lui fa scudo alla squadra: "Ho preparato male la trasferta".


    Ora gli viene rimproverato persino di essere andato a fare un giro ad Amsterdam per acquistare un paio di scarpe poche ore prima della partita. È stato lo stesso Roberto Mancini, del resto, a confezionare l'assist ai media inglesi dopo la sconfitta in casa dell'Ajax: «Colpa mia. Ho preparato male la gara». Un'ammissione che, se corrispondesse alla realtà, sarebbe grave, ma il tecnico del Manchester City ha rispolverato la tattica messa in campo dopo la sconfitta sul campo dell'Everton dello scorso inverno, quando mise la sua testa a disposizione dei giornali per proteggere la squadra. La mossa funzionò perché a fine stagione, con il colpo di coda della vittoria sul QPR negli ultimi cento secondi del campionato, il City conquistò il titolo dopo 44 anni di attesa. Ma stavolta lo scenario è diverso. Il City è terzo in Premier e quasi fuori, dopo appena tre gare, dalla Champions. Sono cominciati i primi processi sommari sui giornali, ma stanno emergendo anche le prime crepe nello spogliatoio.


    La squadra - Micah Richards subito dopo l'1-3 incassato all'Ajax Arena ha detto: «La difesa a tre non funziona. L'abbiamo provata poco e in generale preferiamo giocare a quattro». Mancini ha replicato: «Non è un problema di modulo, il problema non è giocare a tre, quattro o cinque. È una scusa. La verità è un'altra. Ci vogliono uno spirito particolare e molta qualità per giocare bene in Champions». James Milner, sostituito al 32' s.t. da Balotelli, dopo il cambio ha ignorato Mancini: altro particolare messo in evidenza dai cronisti inglesi. Che poi, tanto per non cambiare, infieriscono su Angelo Gregucci, chiamato da Mancini come assistant coach della difesa: «Parla male l'inglese».

    Mercato no - Solo colpa dei moduli, delle crepe nello spogliatoio e dell'inglese di Gregucci se il City in Europa fa acqua? Ad Amsterdam si è vista la vecchia squadra: i nuovi, Garcia, Rodwell e Maicon, sono rimasti fuori per infortunio. È una bocciatura, almeno sanitaria, del mercato, dove le indicazioni di Mancini erano ben diverse: Hazard, De Rossi e Van Persie. A Mancini viene anche rimproverato di non saper gestire il turn over, ma qui può difendersi meglio della sua squadra: con un vagone d'infortunati, le scelte sono obbligate. La posizione di Mancini resta solida, ma l'addio alla Champions («solo un miracolo può salvarci», ammette lui) gli farà perdere punti. Mancio ha solo un modo per sopravvivere a se stesso: rivincere la Premier. Ma non sarà facile.


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