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  • Mandragora tra Genoa, Bologna e il progetto di Allegri per il dopo Bonucci

    Mandragora tra Genoa, Bologna e il progetto di Allegri per il dopo Bonucci

    • Nicola Balice

    Sarà una stagione fondamentale per Rolando Mandragora. Quella del rilancio, se possibile quella della consacrazione. Motivo per cui ogni scelta andrà pesata e valutata sotto ogni punto di vista. Dopo un anno intero trascorso a recuperare da un infortunio che gli ha procurato molti più problemi del previsto e del dovuto, dalla scorsa primavera Mandragora è pronto. Uno spezzone con la Juve contro il suo Genoa, tanta Nazionale tra Under 20, Under 21 e perfino uno stage agli ordini di Gianpiero Ventura. Ora da centrocampista, ora da difensore centrale. E adesso Mandragora vuole giocare, con continuità. Motivo che sta spingendo il suo entourage in sinergia con la Juve a cercare la piazza giusta: tramontata, forse non definitivamente, l'ipotesi Atalanta, sembrava il Genoa del suo mentore Juric ad aver vinto la concorrenza. Ma la situazione societaria e soprattutto la ferma volontà della Juve di conservare la possibilità di richiamare Mandragora a gennaio se necessario, hanno per il momento congelato la trattativa del prestito. A tal punto da permettere ad altre rivali di tentare un sorpasso quando ormai tutto sembrava essere giunto in dirittura d'arrivo: ci ha provato la Spal così come il Verona. Ma è il Bologna ad aver mosso i passi più decisi verso il talento classe '97: c'è l'ok di Donadoni, c'è soprattutto la ferma volontà del ds Bigon a puntare con forza su di lui. Una determinazione tale che sembra aver convinto anche lo stesso giocatore, nel caso, a lasciar da parte l'ipotesi di un gradito ritorno al Genoa.

     

    IL PROGETTO DI MAX In tutto questo c'è Max Allegri. Che dopo aver visto i progressi fisici negli ultimi mesi, ne ha apprezzato molto le prestazioni in Under 20 e Under 21. Ed è stato il tecnico a chiedere e ottenere di rimandare il discorso prestito almeno al rientro dalla tournée, nonostante Mandragora voglia accelerare il più possibile il passaggio nella sua prossima squadra. Perché, pur capendo le necessità dell'ex Pescara, l'allentore bianconero è convinto che possa essere proprio lui una preziosa risorsa almeno in attesa che il mercato possa completare con profili di primo piano la rosa tra centrocampo e difesa: comprare tanto per comprare non interessa all'allenatore e non solo alla società, Allegri ad oggi tratterrebbe volentieri Mandragora che lui stesso aveva accolto dodici mesi fa nella speranza che potesse diventare un vice-Bonucci pronto all'uso e non soltanto un centrocampista di grande prospettiva. Poi purtroppo l'infortunio al piede ha fatto saltare il piano per tutta l'intera prima stagione. Così, a metà tra difesa e mediana, Mandragora sta convincendo seriamente Allegri a puntare anche su di lui e quello spezzone da centrale col Barcellona è molto più che un semplice segnale incoraggiante. Ecco perché se prestito dovesse essere, quella clausola di richiamo dopo sei mesi, rimane fattore fondamentale per completare l'operazione.

    @NicolaBalice


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