itrovato l’entusiasmo in casa contro il Cagliari, il Palermo proverà a ripetersi all’Olimpico contro la Lazio, una delle big del campionato dopo la campagna estiva di rafforzamento. «Per fermare i loro attaccanti bisognerebbe legarli», scherza, ma non troppo, Devis Mangia, il tecnico del Palermo, sempre meno timido davanti a telecamere e taccuini. Contro i biancocelesti sarà la terza partita in otto giorni e il tecnico valuta il turn-over.

«Ascolterò ciò che mi dicono i ragazzi circa le rispettive condizioni, consapevoli del fatto che tutti vogliamo centrare un risultato positivo contro la Lazio. Manterremo lo stesso modulo delle altre partite, anche se alcuni calciatori hanno caratteristiche diverse, potremo anche cambiare qualcosa». Tira ancora aria d’esclusione per Ilicic, dopo la panchina contro il Cagliari e la fuga anticipata negli spogliatoi dello sloveno, quando mancava un quarto d’ora alla fine del match. «Josip – fa notare Mangia – è un ragazzo che deve ritrovare entusiasmo e voglia di divertirsi. Lui e Bacinovic per caratteristiche mi piacciono, ma i giocatori devono mettere l’allenatore nelle condizioni di farli giocare. Chi mi fa vedere che sta meglio durante gli allenamenti va in campo. E io devo pensare prima di tutto al bene della squadra».

Un messaggio chiaro e inequivocabile, chi lavora bene in settimana e merita può giocare titolare: mercoledì sera è successo a Zahavi e Bertolo, che sono anche andati a segno. Reti fatte a parte, i sei gol incassati nelle prime tre gare di campionato, hanno fatto storcere il naso a molti, su tutti Maurizio Zamparini. «Il presidente non è soddisfatto? Neanche io e i miei collaboratori lo siamo. Sappiamo che possiamo far meglio».