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  • Manovra stipendi, depositati gli ultimi atti: cosa chiede Dybala e cosa rischia la Juve

    Manovra stipendi, depositati gli ultimi atti: cosa chiede Dybala e cosa rischia la Juve

    • Redazione CM
    Tra meno di una settimana, lunedì, la Juve e gli altri 12 indagati per i quali è stata fatta richiesta di rinvio a giudizio – dall’ex presidente Agnelli a Nedved, da Arrivabene a Paratici - , si troveranno di fronte al gup Marco Picco. Come scrive La Gazzetta dello Sport le accuse mosse dalla Procura di Torino, che indaga sui conti del club dal 2018-19 al 2020-21, vanno dalle false comunicazioni sociali all’ostacolo alla vigilanza, dall’aggiotaggio alle false fatturazioni.

    L'AGENTE DI DYBALA BATTE CASSA - Ieri i pm torinesi dell’inchiesta Prisma hanno depositato gli ultimi aggiornamenti. Un faldone in cui spicca l’audizione di Luca Ferrari, l’avvocato di Dybala, sentito in Procura a Torino nelle scorse settimane. Il legale, durante i colloqui con i magistrati, ha confermato che il suo assistito deve ancora avere più di 3 milioni legati alla seconda manovra stipendi della Juve e chiede anche una cifra per responsabilità precontrattuale del mancato rinnovo. Cioè la differenza tra l’importo dell’accordo che Dybala aveva trovato con il club bianconero, prima del cambio di programma della Juve, e il contratto firmato con la Roma.

    COSA RISCHIA LA JUVE -
    Negli ultimi atti ci sono nuovi dettagli sulle manovre stipendi attraverso il materiale trovato dalla Guardia di Finanza. A partire dalle chat estrapolate dal cellulare in uso a uno degli imputati. Novità pure sulle side letter. Cosa rischia la Juventus? Gli articoli di riferimento del codice di giustizia sportiva sono due. Il primo è l'art. 4 che impone ai tesserati e alle società "l'osservanza dei principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva". Il secondo è l'articolo 31, che disciplina le violazioni in materia gestionale ed economica. In entrambi i casi il mancato rispetto delle prescrizioni del codice prevede per la società colpevole le sanzioni elencate all'articolo 8, che vanno dall'ammonizione fino alla retrocessione, passando per l'ammenda e la penalizzazione, ma nel caso di violazione dell'art. 4 la retrocessione non è prevista, essendo la sanzione massima la penalizzazione di uno o più punti in classifica. La sanzione della retrocessione all'ultimo posto in classifica e quindi alla categoria inferiore è contemplata solo per la violazione dell'articolo 31, e solo nel caso in cui la società "mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi ovvero mediante qualsiasi altra attività illecita o elusiva, tenti di ottenere od ottenga l'iscrizione a una competizione".

    FILONE PLUSVALENZE -  Sul calendario del club bianconero è cerchiata anche la data del 19 aprile. A Roma, infatti, il Collegio di garanzia dello sport presso il Coni esaminerà il ricorso contro la sentenza di penalizzazione emessa dalla Corte d’appello federale contro la Signora e le inibizioni per i dirigenti ed ex dirigenti coinvolti. La Juve spera di riavere i 15 punti tolti, ma la questione, anche con la giustizia sportiva, non finirebbe comunque lì. Il procuratore federale Giuseppe Chiné sta, infatti, terminando le indagini anche sulle due manovre stipendi, sempre oggetto dell’inchiesta Prisma. Mentre sullo sfondo resta anche la Uefa, che prima di agire aspetta di conoscere l'esito dei processi in Italia.

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