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  • Maran-Brescia, binomio azzeccato: doppio calcio al passato

    Maran-Brescia, binomio azzeccato: doppio calcio al passato

    • Claudio D'Amato
    Troppa la voglia di rialzarsi, necessario il bisogno di gettarsi alle spalle il recente passato. Dai tumulti alla rinascita: il Brescia e Rolando Maran, stando a trend e classifica, sembrano essersi (re)incrociati al posto giusto nel momento giusto.

    Da un lato la retrocessione da incubo della scorsa stagione maturata dopo il playout col Cosenza, che le Rondinelle hanno per loro fortuna visto azzerata dal ripescaggio seguito alla mancata iscrizione della Reggina; dall'altra le recenti parentesi flop del suo attuale allenatore, di nuovo in pista grazie alla telefonata di Cellino e che - tornato dopo la precedente liaison del 2005/2006, interrotta dal benservito pro-Zeman di Corioni - ora sta guidando i lombardi verso lidi qualche mese fa impronosticabili.

    I FLOP CON PISA E GENOA - Il binomio Maran-Brescia sta dando i suoi frutti, con l'allenatore trentino capace di dare la scossa ad una squadra e ad un ambiente reduci dalla batosta della discesa in C all'insegna di brutte figure, veementi contestazioni e scelte tecnico-societarie fin lì rivelatesi da matita blu. Poi la mossa azzeccata, quella di affidare la panchina a chi in panchina mancava dal 19 settembre 2022, data del 'foglio di via' consegnatogli dal Pisa.

    Malissimo in Toscana, male anche nella precedente esperienza al timone del Genoa: due esoneri cocenti che avevano fatto calare inevitabilmente l'appeal del Maran allenatore, da novembre scorso invece rilanciatosi in grande stile a Brescia in sostituzione di Gastaldello.

    LA RINASCITA - Rondinelle raccolte in quattordicesima posizione e portate in zona playoff, quando al termine del campionato mancano 8 giornate: il Brescia, con 'Rolly' alla guida, ha perso appena 4 volte in 18 partite, vincendo 6 volte e pareggiandone 8. L'impatto è stato subito 'boom', con una striscia di imbattibilità lunga 6 gare a stoppare la pericolosa emorragia causata dai 5 ko consecutivi divenuti la deadline della precedente gestione.

    "VOLEVO CHIUDERE IL CERCHIO" - "L'esonero del 2006 era stato traumatico, ha lasciato un segno - aveva ammesso il diretto interessato, a dicembre, alla Gazzetta dello Sport - Ma ho sempre sperato di poter riallacciare quel filo, sono sempre rimasto vicino a questo club e volevo fortemente tornare e chiudere il cerchio. Sono stato accolto con fiducia e affetto: bellissimo, qui mi sento a casa. Sono tornato senza pensare al tempo, ma per fare un percorso".

    I gol di Gennaro Borrelli (9), leadership e continuità di capitan Bisoli, la saracinesca Lezzerini tra i pali: con Maran il Brescia ha trovato e ritrovato certezze, sedendosi al tavolo di chi pensa in grande.

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