Marco Rossi e il 'miracolo ungherese': le offerte rifiutate e il sogno di imporsi sull'Italia di Mancini
Commissario tecnico dal 2018, dopo l’exploit agli Europei, Marco Rossi è stato raggiunto da più di un’offerta importante, da Bundesliga, Premier League e Championship, oltreché dagli Emirati Arabi, contatti e offerte che ha dovuto declinare sia perché ancora legato alla Federcalcio ungherese, stimatissimo dal presidente Sandor Csanyi, sia per il gusto di tentare anche la qualificazione al Mondiale, poi fallita in un girone molto impegnativo con Inghilterra, Polonia e Albania, nonostante un onorevole cammino. Nel frattempo, l’Ungheria gli ha prolungato e adeguato il contratto, addirittura fino al 31 dicembre 2025, pare però con una clausola rescissoria.
Rossi tra un mese incrocerà l’Italia del suo ex compagno Mancini, nella seconda giornata di Nations League, triste appuntamento per gli azzurri, ma ovvia importante vetrina per l’Ungheria, che cercherà di fare lo sgambetto ai campioni d’Europa (oltreché di confermarsi nella Serie A della Nations, in un altro girone terribile, comprendente anche Inghilterra e Germania). Partita in programma a Cesena e da tempo cerchiata di rosso dal tecnico nato a Torino.
Il campionato ungherese termina il 15 maggio e dopo una decina di giorni di riposo, Rossi comincerà a Budapest il ritiro e il lavoro per portare la squadra nelle migliori condizioni per il debutto del 4 giugno, contro l’Inghilterra.
