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  • Marega, il giustiziere della Roma: dall'idolo Henry a erede di Falcao nel Porto

    Marega, il giustiziere della Roma: dall'idolo Henry a erede di Falcao nel Porto

    • Luca Macrì
    Les Ulis è una piccola cittadina francese che ai più risulterà sconosciuta. Per gli appassionati di calcio, potrebbe essere invece felicemente nota per aver dato i natali ad uno dei più grandi attaccanti di sempre, Thierry Henry. Il campione ex Arsenal non è, tuttavia, l’unico calciatore proveniente dal suddetto borgo transalpino. C’è infatti un giocatore, classe 1991, che a suon di gol ha conquistato l’Estádio do Dragão, imponendosi come leader trascinatore del Porto: Moussa Marega. Il gigante francese, naturalizzato maliano, ha dichiarato di ispirarsi proprio ad Henry, definendolo il suo primo vero idolo, il calciatore che più lo ha emozionato. Certamente le caratteristiche tecniche dei due sono molte diverse, così come le rispettive carriere calcistiche; Marega non avrà di sicuro la classe, la tecnica e l’eleganza di Henry, ma è altresì dotato di un’incredibile forza fisica, alla quale abbina una buona tecnica di base ed una discreta velocità. La qualità principale del centravanti maliano è la capacità innata di finalizzazione dell’azione, quel “killer instinct”, grazie al quale ha fatto innamorare i propri tifosi ed è diventato una della stelle dei dragoni portoghesi, trascinandoli, nella scorsa stagione, alla conquista del campionato lusitano, con ben 22 reti in sole 29 presenze.

    CHI È
    – Prima di trovare la sua definitiva consacrazione al Porto, Marega ha girovagato molto. Cresciuto nelle giovanili dell’Évry, squadra di sesta serie francese, con la quale ha poi esordito tra i professionisti, il bomber maliano ha vissuto esperienze non propriamente positive con le maglie di Le Poiré-Sur-Vie, Amiens ed Espérance. La svolta della carriera sembrerebbe presentarsi con il trasferimento al Marítimo, in Primeira Liga portoghese, dove Marega mette a referto 12 gol in 29 presenze complessive, numeri importanti per un giovane di 24 anni, che infatti gli garantiscono la prima chiamata in nazionale, di cui per altro è stato recentemente promosso capitano, a conferma del suo ruolo di leader anche nella rappresentativa maliana. L’approdo al Porto nel gennaio 2016 è consequenziale alla crescita mostrata dal ragazzo di Les Ulis, che guadagna in tal modo la possibilità di mettersi in mostra in una delle compagini più importanti e titolate del massimo campionato portoghese. L’avvio dell’esperienza coi Dragoni non è però particolarmente memorabile, come dimostrano le sole nove presenze stagionali. La dirigenza della squadra lusitana, considerandolo probabilmente ancora non all’altezza di un importante palcoscenico, decide quindi di mandarlo in prestito al Vitória Guimarães, un’occasione per consentirgli di crescere maggiormente all’interno di una realtà sportiva ben più modesta. Per il franco-maliano è la vera svolta: con la maglia bianconera registra infatti ben 14 gol e 7 assist in 25 presenze, guadagnandosi immediatamente la riconferma da parte del Porto, dove, a partire dalla stagione 2017/2018, diventa assoluto protagonista e trova la definitiva consacrazione.


    STAGIONE CORRENTE – I numeri della stagione attuale sono difatti impressionanti: 37 presenze, 17 gol e 10 assist in tutte le competizioni, tra cui spiccano ben 6 reti in sole 7 partite di Uefa Champions League. Le statistiche sono chiare: Marega viaggia alla media di quasi un gol a partita, dal momento che solo nella prima gara con lo Schalke 04 e nell’andata degli ottavi con la Roma (che ha saltato per infortunio) non ha aggiunto il suo nome al tabellino dei marcatori. E proprio nel match di ritorno con i giallorossi, in particolare, Marega è semplicemente devastante. Prima serve l’assist per il vantaggio a Tiquinho Soares, poi trova la via personale della rete con un bel tap-in sotto porta, trascinando la propria squadra ai quarti di finale, dove si troverà davanti il temibile Liverpool di Jürgen Klopp.

    CARATTERISTICHE E MERCATO – La capacità di finalizzazione del colosso maliano è sconvolgente. Marega è il prototipo dell’attaccante moderno, abile nel segnare in tutti i modi e di svariare su tutto il fronte offensivo. Può essere infatti utilizzato ovunque sulla trequarti, come ala, seconda punta o centravanti “di sfondamento”, non disdegnando la partecipazione alla manovra d’attacco ed un supporto costante anche in fase difensiva. Recentemente è stato inoltre inserito nella lista dei migliori calciatori africani dell’anno, un altro traguardo che testimonia la caratura internazionale del giocatore, sul quale, di conseguenza, si registrano le prime sirene di mercato dei top club europei. Il Porto si è sempre caratterizzato per la capacità di valorizzazione dei propri “gioiellini”, i quali, da semplici sconosciuti, vengono poi spesso venduti a peso d’oro alle principali squadre del continente. All’Estádio do Dragão i tifosi lusitani hanno ammirato e hanno sognato con Falcao, Jackson Martínez, Hulk, Lisandro López, grandi centravanti che hanno poi abbandonato il club in cerca di nuove avventure. Ora c’è Marega, che, in attesa di conoscere quale sarà il suo futuro, proverà a trascinare il Porto alla conquista del secondo titolo portoghese consecutivo e, perché no, a far rivivere ai propri sostenitori quelle magiche notti europee del 2004, quando il Porto di José Mourinho, inaspettatamente, trionfò in Uefa Champions League.

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