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  • MasterSport: la lezione di Vialli all'Università di Parma

    MasterSport: la lezione di Vialli all'Università di Parma

    • Luca Bedogni
    A inaugurare la 24esima edizione del MasterSport, il principale master nazionale in ambito sportivo, questo pomeriggio è stato Gianluca Vialli, ospite d’onore presso l’Aula Congressi del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma. L’ex centravanti di Sampdoria e Juventus, dopo i saluti delle autorità, è stato accolto da un caloroso e interminabile applauso, non appena il giornalista Matteo Marani ha preso la parola per presentarlo. I due, a consegna della targa avvenuta (Vialli è stato premiato come ‘Protagonista nello Sport e nel Sociale’), hanno quindi iniziato una conversazione emozionante durata più di un’ora, che ha ripercorso tappa per tappa la carriera del calciatore prima, del player-manager poi, quindi dell’opinionista Sky, fino ad arrivare ai giorni nostri, ossia al nuovo ruolo di Capo delegazione Nazionale Italiana di Calcio. “La sento un po’ come una missione - ha affermato Vialli -, è mio dovere restituire qualcosa al calcio, perché il calcio mi ha dato tutto”. Dagli esordi alla Cremonese allo scudetto con la Samp, dalla Coppa dei Campioni alzata con la Juve (“Un tempo mi faceva piacere sentirlo, adesso però vorrei non essere più salutato come l’ultimo capitano bianconero che è riuscito ad alzarla”) alla sua amata Londra, passando per aneddoti simpatici, bizzarri, e una galleria di personaggi incontrati che lascia a bocca aperta. Tra questi, il presidente della Samp di allora, Paolo Mantovani, il quale gli insegnò per la prima volta “il potere del coinvolgimento, la capacità di ‘venderti’ un perché” per cui combattere, sudare e faticare. Il grande Boskov, da cui apprese invece l’importanza della fiducia. Lippi, il suo “mentore”, figura centrale per Vialli nella svolta giocatore-allenatore. E così via, sfiorando di sfuggita l’argomento caldo della settimana, forse con allusione velata alle parole di Commisso: “La cultura degli alibi non fa parte del DNA della Juve”. Infine, quando tutti i discorsi parevano ormai permeati di juventinità, Vialli a conclusione della chiacchierata pesca dal cilindro il consiglio che non ti aspetti: un suggerimento spiazzante di Mourinho, valido tanto dentro uno spogliatoio quanto in una qualsiasi riunione di lavoro: “Luca, hai mai pensato di parlare per ultimo?”    
     

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