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  • Pandev, il quarto tenore

    Pandev, il quarto tenore

    • Giovanni Scotto

    E pensare che fino a prima della partita con la Juventus rischiava pure una multa per aver risposto male a Mazzarri. Goran Pandev con la doppietta alla Juventus non solo ha incantato i tifosi azzurri, ma ha stregato l'allenatore del Napoli: 'E' un campione, è un giocatore che non si discute. Ha vinto e fatto vincere la Coppa del Mondo all'Inter'. E se non lo discute Mourinho, che con un sms lo ha chiamato ancora 'campione', perché dovrebbe farlo l'allenatore del Napoli?

    Mazzarri si strabuzzava gli occhi, e anche in privato ha ribadito: 'Avete visto che gol ha fatto? Il secondo, dico, il secondo'. Un entusiasmo così malcelato che l'allenatore azzurro mette Pandev potenzialmente sullo stesso livello di Cavani: ecco perché, nonostante il recupero dell'infortunio, l'uruguaiano potrebbe andare in panchina col Lecce. E sarebbe una scelta tecnica in ottica Champions.

    Il campione del mondo in carica ha ringraziato quasi commosso tifosi e compagni per averlo sempre sostenuto: e Napoli lo ha dimostrato ancora, con una canzone subito dedicata a lui, gli applausi e uno cartello di congratulazioni dei suoi vicini di casa di Posillipo. Del resto il suo secondo figlio è nato proprio poche settimane fa a Napoli, e Pandev sotto al Vesuvio ci resterebbe volentieri.

    Bisogna parlare di ingaggio e confrontarsi con l'Inter, ma intanto Mazzarri sa che se un quarto tenore esiste è solo il macedone: perché sono i gol che contano. E poi De Laurentiis lo ha già avvisato: 'Walter fallo giocare'. Detto fatto: a partire dalla gara col Lecce, il Napoli può contare sul suo 'nuovo' vero bomber.

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