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  • MI RITORNI IN MENTE: 31 maggio 2006, Sheva è del Chelsea

    MI RITORNI IN MENTE: 31 maggio 2006, Sheva è del Chelsea

    • A.P

    Il 31 maggio 2006 Andrij Shevchenko è ufficialmente un giocatore del Chelsea. Un colpo al cuore per i tifosi del Milan. Tre anni più tardi si consuma un'altra 'tragedia', la cessione di Kakà. L'ucraino e il brasiliano fuori da Milano sono lontani parenti dei campioni che furono. Quasi una maledizione che colpisce i fuoriclasse che decidono di allontanarsi da Milanello. Una (magra?) consolazione per i tifosi del Diavolo, traditi per due volte.

    Sette anni d'amore, iniziati nel '99, quando il Milan lo preleva dalla Dinamo Kiev di Valery Lobanovsky. Al suo primo anno in rossonero l'ucraino si laurea capocannoniere di serie A, impresa riuscita in precedenza solo a Michel Platini. La consacrazione arriva nel 2003 quando il Milan conquista Coppa Italia e Champions League e Sheva realizza il rigore decisivo contro la Juve nella finale di Manchester. Nell'agosto dello stesso anno suo il gol partita contro il Porto nella finale di Supercoppa europea. L'anno dopo il Milan è campione  d'Italia e lui è di nuovo capocannoniere. Nell'agosto dello stesso anno Sheva abbatte con una tripletta la Lazio e alza al cielo la Supercoppa italiana. Nel dicembre 2004 l'attaccante del Milan vince il Pallone d'oro. La stagione successiva il Milan arriva secondo in campionato e subisce una paradossale rimonta in finale di Champions contro il Liverpool. Ai rigori ancora una volta a Sheva tocca il tiro decisivo ma questa volta il pallone finisce tra le mani di Dudek. I Reds sono campioni d'Europa.


    Il 12 maggio 2006 Silvio Berlusconi conferma le indiscrezioni circolate giorni prima sulla stampa che parlano di uno Shevchenko pronto a tutto pur di trasferirsi in Inghilterra. L'attaccante in conferenza stampa parla di una 'decisione presa esclusivamente per la famiglia'. C'è chi giura che dietro la scelta ci sia la moglie, la modella Kristen Pazik, che avrebbe insistito perchè i figli potessero imparare a parlare bene l'inglese. 

    Due giorni più tardi, il 14 maggio, Sheva infortunato, decide di seguire Milan-Roma, ultima di campionato,in curva sud, insieme ai suoi tifosi che però non riescono a convincere il giocatore a fare marcia indietro. Il 31 maggio arriva infatti impietoso il comunicato ufficiale del Milan, che incassa 45 milioni di euro. Finisce così la storia d'amore con il Diavolo e, in un certo senso, finisce anche la sua carriera.


    Due mesi dopo un altro colpo al cuore per i suoi ex tifosi: nella finale di Community Shield contro il Liverpool, Sheva segna e bacia la sua nuova maglia. Davvero troppo per chi l'ha amato così tanto per anni. Il bacio di giuda, il commento amaro.
    La liason tra l'ucraino e i Blues, complici anche i pessimi rapporti con Josè Mourinho, dura davvero poco. Nel 2007 Mou lascia il Chelsea e al suo posto arriva Avrham Grant ma la situazione non cambia.

    Il 23 agosto 2008 il figliol prodigo torna in prestito a Milanello. L'ucraino però non trova più posto nè in squadra né nel cuore dei tifosi. L'incantesimo è rotto. Per sempre.


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