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  • Mihajlovic e Kalinic: quando un Fiorentina-Torino vale più dei milioni della Cina

    Mihajlovic e Kalinic: quando un Fiorentina-Torino vale più dei milioni della Cina

    • Andrea Piva
    La Cina è vicina: così si  intitola un celebre film di Marco Bellocchio del 1967. Oggi, cinquant'anni dopo l'uscita della pellicola, nel mondo del calcio la Cina è più vicina che mai: ne sanno qualcosa società come Inter e Milan, di proprietà (o quasi) di imprenditori arrivati dall'Oriente, ma lo sanno anche quei calciatori che al fascino e al prestigio dei campionato europei hanno preferito i ricchi stipendi nei tornei cinesi. Da Pato a Witsel, da Lavezzi a Oscar, passando per i vari Hernanes, Guarin, Gervinho e altri ancora, sono molti i giocatori e allenatori, ancora lontani dalla fine della propria carriera, che hanno scelto di calcare i terreni di un campionato tutt'altro che competitivo per rimpinguare il proprio conto in banca. Ma ci sono anche delle eccezioni, ovvero coloro che hanno saputo dire di no ai milioni cinesi. Due di loro si affronteranno lunedì al Franchi: Sinisa Mihajlovic e Nikola Kalinic.

    MIHAJLOVIC-KALIC E I GRAN RIFIUTI - “A dicembre ho ricevuto una offerta per allenare in Cina, ma ho deciso di rifiutare perchè non mi piace lasciare il lavoro a metà. Nella vita uno fa delle scelte e io ho deciso così. Chi va là per i soldi bisogna comunque rispettarlo, le carriere dei giocatori non sono così lunghe, quelle degli allenatori un po’ di più. In Cina magari guadagni cinque o sei volte quello che puoi prendere qui in una stagione”. Così il tecnico del Torino Sinisa Mihajlovic aveva svelato lo scorso gennaio il rifiuto al maxi-stipendio preferendo continuare il proprio progetto granata. Parole simili a quelle che ha espresso l'attaccante della Fiorentina Nikola Kalinic qualche settimana dopo: “Premetto che non so di preciso quanto fosse l’offerta. Ma i soldi non sono tutto nella vita. Sono arrivato nel calcio vero da appena un anno e mezzo e non volevo andarmene. Penso di avere ancora tanto da dare e da fare in Europa. Ho un’idea precisa in testa: affrontare i grandi campioni e giocare partite importanti. Del resto, la scelta l’avevo fatta: Firenze e la Fiorentina".
    È così che Kalinic e Mihajlovic, anziché incontrarsi in qualche stadio della Chinese Super League, lunedì sera si troveranno uno di fronte all'altro all'Artemio Franchi. Quando un Fiorentina-Torino vale più dei milioni della Cina.

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