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  • Milan cinese: 100 milioni sul mercato

    Milan cinese: 100 milioni sul mercato

    In casa Milan tiene sempre banco la trattativa per la cessione della società ai cinesi. Come si legge su Tuttosport, la scadenza per l'esclusiva può slittare dal 30 giugno all'8 luglio per motivi tecnici, anche se la volontà di entrambe le parti è di arrivare subito a un accordo preliminare. Nel frattempo il presidente Silvio Berlusconi sta valutando con i medici il programma che lo porterà alle dimissioni dall'ospedale dopo l'operazione al cuore. 

    LE TAPPE - Settimana prossima tornerà a Milano Sal Galatioto, che insieme al suo braccio destro Nicholas Gancikoff è impegnato nella costituzione della società che dovrebbe acquisire il 71% delle azioni del club rossonero attraverso uno 'Special purpose vehicle', ovvero una società di scopo che avrà sede a Hong Kong o negli Stati Uniti. Escluse al momento le costituzioni di un fondo d'investimento e di una newco. Una volta concluso l'ultimo studio delle carte, Berlusconi prenderà la sua decisione con la stagione che sarà ufficialmente già partita. 


    CALCIOMERCATO - Secondo Milano Finanza, la cordata cinese avrebbe voglia di accelerare i tempi per chiudere l'affare. La conglomerata asiatica, oltre all'Evergrande Group, dovrebbe esserci anche il colosso dei liquori Kweichow Moutai (che vanta un capitale di oltre 40 miliardi di euro), un importante immobiliare e un operatore dei beni di consumo. Una volta entrati in possesso della maggioranza del Milan, i cinesi avrebbero in programma un aumento di capitale da 100 milioni di euro che consentirebbe una sostenibilità importante sul mercato. Nel dossier non è previsto a breve termine il piano per la costruzione del nuovo stadio di proprietà, progetto molto caro a Barbara Berlusconi. Il Sole 24 Ore scrive che, come previsto da Fininvest, la chiusura della trattaiva con i cinesi slitta a meta luglio. 

    PANCHINA - Sullo sfondo c'è il toto-allenatore. Si offre l'ex romanista Rudi Garcia, più defilato rispetto agli altri candidati Giampaolo e de Boer, senza scartare la possibile conferma di Brocchi
     


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