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  • Milan da urlo, che lezione di calcio al Bologna: davvero Rangnick farà meglio di questo Pioli?

    Milan da urlo, che lezione di calcio al Bologna: davvero Rangnick farà meglio di questo Pioli?

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    E’ stata una tempesta, sì, ma di meteoriti. Il Milan ha fatto irruzione nella partita e ha letteralmente schiantato il Bologna. Cinque a uno alla fine, ma la sconfitta di Mihajlovic poteva essere ancora più pesante, se si pensa che alla fine i tiri dei rossoneri verso la porta erano 24 (a 8) e quelli in porta 13 (a 3), più un palo e alcune straordinarie parate di Skorupski. C’è stata partita per un quarto d’ora nel finale del primo tempo, per tutto il resto della gara il Bologna è stato spazzato via dalla furia del Milan. Che per ora ha superato il Napoli di 3 punti ed è arrivato a -1 dalla Roma e che forse farebbe bene a interrogarsi sul suo futuro: davvero Rangnick farà meglio di questo Pioli?

    LA FURIA ROSSONERA - Calcio pazzesco, a velocità assurde, con una tecnica spaventosa, la squadra di Pioli ha sovrastato quella di Mihajlovic, dopo meno di mezz’ora era già sul 2-0, con altre due clamorose occasioni da gol, con 9 tiri, con un dominio assoluto. In tutto San Siro non c’era un ciuffo d’erba dove non fossero i rossoneri a comandare. Il campo sembrava inclinato, dalla metà campo in giù era in discesa per il Milan. Il Bologna non riusciva a risalire. La furia milanista era impressionante soprattutto sul fianco sinistro, dove l’asse Hernandez-Rebic ha frantumato l’impercettibile opposizione di Orsolini (stravolto nel controllo di Hernandez) e Tomiyasu (impossibile per il giapponese la marcatura di Rebic). Due parate di Skorupski hanno anticipato la prima fantastica rete del Milan: tacco di Rebic per Hernandez, su cui Orsolini era già in ritardo, cross da sinistra dal fondo, velo di Ibrahimovic, girata di sinistro di Saelemaekers. Curiosità: prima di lui, l’ultimo belga ad aver segnato con la maglia del Milan era stato Eric Gerets, 37 anni fa. Ancora una paratona di Skorupski su Calhanoglu dopo un’altra azione che ha fatto girare la testa alla difesa del Bologna, ma poi il portiere polacco ha sbagliato un rinvio regalando in area la palla a Calhanoglu che non l’ha perdonato. Il Bologna si è affacciato in partita con una punizione di Orsolini (parata da Donnarumma) dopo 33' e poco dopo Kessie, su assist di Rebic, ha centrato il palo. C’era stata la pausa per bere e in quei pochi minuti Mihajlovic aveva risistemato un po’ la squadra che nel finale del primo tempo sembrava un po’ più viva. Come si è visto in occasione del gol (un sinistro sorprendente sotto l’incrocio dei pali) di Tomyiasu. Gara riaperta? Macchè.

    CAMBI E RIBALTONE - Alla rivoluzione di Sinisa, il tecnico del Milan aveva risposto comunque con quattro cambi rispetto alla vittoria sul Parma: un terzino (Calabria per Conti), un regista (Bennacer per Biglia) e due uomini d’attacco (Saelemaekers e Rebic per Leao e Bonaventura). Il Milan non aveva perso smalto e nemmeno equilibrio. Al contrario del Bologna che Mihajlovic aveva ribaltato il Bologna con sei sostituzioni, metà difesa nuova con Denswil al centro e Dijks a sinistra (fuori Mbaye e Krejcì), un mediano fresco (Poli per Medel), tre attaccanti nuovi su quattro, ovvero Orsolini, Sansone e Santander invece di Barrow, Skov Olsen e Palacio. La squadra non è riuscita a sostenere tutti questi cambi e non si è mai ritrovata.

    LO STRAPOTERE DEL MILAN - Nel primo quarto d’ora del secondo tempo i rossoneri hanno annientato il Bologna. Dopo 4', rete di Bennacer (Soriano e Denswil colpevoli nel mancato controllo), la prima da milanista. Al 14', il 4-1 di Rebic con l’assist di Ibrahimovic, che non ha gradito la successiva sostituzione. A quel punto Mihajlovic ha pensato alla partita di Bergamo (dove non avrà lo squalificato Dijks) e ha messo dentro i giovani Corbo (che ha salvato un gol sulla linea di porta) e Baldursson oltre a Mbaye. Era però la resa definitiva quando mancava ancora mezz’ora. Di solito Mihajlovic non fa così. Il Milan ha iniziato a gestire ma senza rinunciare ad attaccare. Ha segnato il 5-1 con Calabria (assist di Leao) in pieno recupero. La lezione di calcio era così completa.



    IL TABELLINO

    Milan-Bologna   (primo tempo 2-1)

    Marcatori: 10' pt  Saelemaekers (Mi), 24'st Calhanoglu (Mil), 44' pt Tomiyasu (Bol), 4' st Bennacer (Mil), 11' st Rebic (Mil). 46' st Calabria (Mi)

    Assist: 10' pt Hernandez (Mi), 4' st Calhanoglu (Mil), 11' st Ibrahimovic (Mil), 46' st Leao (Mil)


    MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Kessie, Bennacer (dal 33'st Biglia); Saelemaekers (dal 16' st Krunic), Calhanoglu (dal 16' st Bonaventura), Rebic (dal 37' st Colombo); Ibrahimovic (dal 16' st Leao). All. Pioli. A disp: Begović, A. Donnarumma, Conti, Gabbia, Laxalt, Biglia, Bonaventura, Brescianini,  Krunić, Paquetà, Colombo, Leao.

    BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu (dal 14' st Mbaye), Danilo (dal 14' st Corbo), Denswill, Dijks; Poli, Dominguez (dal 14' st Baldursson); Orsolini (dal 30' st Skov Olsen), Soriano (dal 30' st Svamberg), Sansone; Santander. All. Mihajlovic A disp: Da Costa, Bonini, Corbo, Krejci, Mbaye, Baldursson, Medel, Svanberg, Barrow, Juwara, Palacio, Skov Olsen.

    Arbitro: Davide Massa di Imperia

    Ammoniti: 34' pt Dijks (Bol), 6' st Kjaer (Mil), 9' st Saelemaekers (Mil)

     

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