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  • Milan, da Zagabria la conferma: dietro Tonali-Bennacer il vuoto. Kessié ha danneggiato due realtà

    Milan, da Zagabria la conferma: dietro Tonali-Bennacer il vuoto. Kessié ha danneggiato due realtà

    • FT
    Il Presidente non se la passa bene. Intendiamoci, Barcellona è una bellissima città e il Barcellona un club storico, l'ingaggio poi è di 6,5 milioni a stagione. Messa così non sembra poi tanto male, ma per un calciatore alla fine conta il campo; e il campo dice solo 4 presenze da titolare sotto la guida di Xavi, due in campionato e due in Champions League, 12 presenze totali e 1 gol contro il Viktoria Plzen. Di questi tempi, l'anno scorso, Kessié era una colonna inamovibile del centrocampo del Milan che poi sarebbe diventato campione d'Italia, e attorno (o meglio, accanto) a lui ruotavano Bennacer e Tonali, i titolari della squadra attuale dopo l'addio in estate a parametro zero dell'ivoriano. 

    DOPPIO ERRORE - E non c'è nemmeno la possibilità di sfidare un altro concorrente per salvarsi, come all'Eredità. Non solo, infatti, Kessié ha ridotto la propria importanza nella nuova realtà, che gli riserva meno minutaggio e un ruolo da vice dei titolari Busquets, Pedri e Gavi; la sua ex squadra, il Milan, sta viaggiando su ritmi notevoli anche quest'anno, ma di fatto non lo ha sostituito completamente. Sono arrivati Pobega, una mezzala che ha fatto vedere le cose migliori quando Pioli è passato per esigenze di organico al 4-3-3, e Vranckx, impiegato col contagocce e nemmeno inserito in lista Champions. Quindi Franck ha ristretto in un colpo sia il proprio orizzonte personale, sia quello del centrocampo del Milan, e non è neppure detto che ne benefici il suo palmarès

    ISMA E SANDRO, SANDRO E ISMA - Il Milan si affida sempre a loro due, quando sono al 100%: Bennacer è il cervello, Tonali è il motore, i due hanno imparato a sopperire all'assenza di Kessié e a surrogare il suo fosforo e il suo dinamismo collaborando e coprendo ampie porzioni di campo, come fatto magistralmente a Zagabria in occasione della vittoria di Champions. Riusciranno a mantenere il ritmo in una stagione folle, viziata da un Mondiale anomalo in inverno? C'è di buono che nessuno dei due, uno algerino e l'altro italiano, sarà impegnato in Qatar. Pioli allora dovrà capitalizzare al meglio questo vantaggio rispetto ad altre big per mantenere alto il voltaggio del suo tandem di centrocampo. 

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