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  • Milan-Genoa: 8 anni di giochi Preziosi

    Milan-Genoa: 8 anni di giochi Preziosi

    E meno male che Galliani e Preziosi avevano litigato per l'affare Bertolacci, col mancato riscatto del centrocampista romano da parte del club rossoblù e la conseguente necessità del Milan di pagarlo ben 20 milioni di euro alla Roma. Per fortuna che il nuovo corso rossonero sarebbe stato all'insegna di un mercato nuovamente aggressivo per grandi giocatori e senza badare a spese visto che, oltre al ritrovato entusiasmo di Berlusconi, ci avrebbero pensato i soldi asiatiaci del broker thailandese Bee Taechaubol e la consulenza dell'amico Nelio Lucas, braccio operativo del fondo Doyen Sports. Niente di più sbagliato: l'ultima settimana di trattative in casa Milan è nuovamente all'insegna dei rapporti di una vita, come quelli col presidente del Genoa Enrico Preziosi, da cui è arrivato giusto stamattina il nuovo volto del centrocampo Juraj Kucka.

    AFFARI, MA PER CHI? - Col suo approdo alla corte di Sinisa Mihajlovic, sale a 19 il numero dei calciatori che dal Grifone si sono trasferiti al Milan per una cifra complessiva di 65,5 milioni di euro (12 quelli che hanno fatto il percorso inverso per un ammontare di 23 milioni di euro). Non pochi e il problema è che nessuno di questi è riuscito ad imporsi con una maglia decisamente più pesante e blasonata, nemmeno quelli che a Milano hanno vinto uno Scudetto come Amelia, pagato 3,5 milioni di euro o Kevin Prince Boateng, arrivato complessivamente per 10,5 milioni. Persino El Shaarawy, grande promessa del calcio italiano esploso in Serie B col Padova, non è riuscito a confermarsi protagonista al Milan. Con i suoi 15,5 milioni di euro, è stato l'acquisto più caro sull'asse Genova-Milano ma, dopo 4 anni in cui sono stati più i problemi fisici e i limiti caratteriali che i gol e le prodezze a caratterizzarlo, se n'è andato per cercare maggiore fortuna al Monaco.

    CAMBIERA' LA MUSICA? - Poi un elenco sterminato di carnedi, di giocatori come Constant, Sokratis e Birsa, che in rossonero sono stati solamente elementi di passaggio, giusto il tempo di rendersi conto di non essere all'altezza di un compito troppo arduo. Antonelli e Kucka sono gli ultimi due rappresentanti di una truppa che non è riuscita a togliersi sin qui grandi soddisfazioni con i colori del Milan e a loro va il compito di invertire una tendenza negativa e soprattutto di evitare critiche altrimenti inevitabili per l'operato di Adriano Galliani e della dirigenza rossonera. Per un mercato che prometteva nomi altisonanti dal profumo europeo e che invece è tornato ben presto a calcare le solite piste italiane e che conducono ai soliti personaggi.

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