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  • Milan, Ibrahimovic non lascia e raddoppia: 'Se sto così continuo a giocare ancora qualche anno'

    Milan, Ibrahimovic non lascia e raddoppia: 'Se sto così continuo a giocare ancora qualche anno'

    Zlatan Ibrahimovic continua e non smette? Sì, le sensazioni dopo il suo rientro in campo nel corso della sfida vinta dal Milan contro l'Atalanta sono state ottime e, intervistato da Pressing sulle reti Mediaset ha confermato di non aver ancora preso la decisione di smettere, anzi, per il suo futuro vede l'esatto opposto.

    EMOZIONE - “C’è grande emozione, erano un anno e due mesi che non riuscivo a giocare a calcio come volevo, che non stavo bene e che non potevo fare quello che amavo. Prima ho sofferto tanto, sia per quello che è successo con Mino Raiola che per le mie condizioni fisiche. Non è stato facile, poi abbiamo vinto lo Scudetto che mi ha ridato un po’ di energie ma non è stato facile. Adesso essere in campo è molto bello. Oggi ero un po’ nervoso, ma ho grande fiducia e grande sicurezza in me stesso".

    DIFFERENZA - "Da quando sono rientrato in squadra sono stato sicuro di poter fare ancora la differenza e di poter trasmettere la mia sicurezza e la mia fiducia agli altri. Non era un momento felice quando sono rientrato, ma nelle ultime tre-quattro partite stiamo giocando molto bene, ho visto tanta fame anche in allenamento. Ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo continuare e non essere soddisfatti perché basta una sconfitta per rimettere tutto in discussione. Intanto, però, oggi ci godiamo questa vittoria”.
     
    NAPOLI - “Stanno facendo molto bene, hanno un grande allenatore che non ha mai vinto lo Scudetto ma quest’anno può farcela. Lo merita, Spalletti ha fatto tanto per il calcio italiano ma vincere lo Scudetto per un italiano è il massimo. Quest’anno è suo e del Napoli”.
     
    RAIOLA - “Per me era tutto, l’ho già spiegato più volte. Era un rapporto incredibile, era la persona che mi attaccava ma che al tempo stesso mi faceva rialzare, mi faceva sempre sentire fame. Mi ‘manipolava’ bene mentalmente, era tutto per me. Adesso sto passando un periodo di professionismo calcistico senza di lui, mi sembra un po’ strano. Ma questo mi dà la forza per continuare: se oggi ci fosse stato lui sarebbe stato fiero di me”.
     
    FINO A POCO FA NON ANDAVA BENE - “La verità è che fino a tre settimane fa le sensazioni non erano positive, poi è successo qualcosa e ho fatto in tre settimane di più che negli ultimi otto mesi. Ero sempre limitato perché il ginocchio era gonfio, ma ho esperienza con l’altro ginocchio, so che serve tempo e pazienza”.
     
    ANCORA QUALCHE ANNO - “Ti faccio questo regalo. Se sto come sto oggi continuo a giocare ancora qualche anno, non solo l’anno prossimo”.

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