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  • Milan, il jolly Okafor corre verso la conferma. Ma può cambiare ruolo

    Milan, il jolly Okafor corre verso la conferma. Ma può cambiare ruolo

    • Andrea Distaso
    Promosso con riserva. A due mesi dalla conclusione della stagione, ossia nel pieno di una fase decisiva nella quale dopo la semina è tempo di raccogliere qualcosa in termini di obiettivi e di trofei, in casa Milan è possibile fare un bilancio parziale sul rendimento di Noah Okafor, uno degli undici colpi in entrata messi a segno tra la finestra estiva e quella invernale del calciomercato. Giunto quasi nella sorpresa generale - la chiusura dell’accordo col Salisburgo arrivata nella notte tra il 22 ed il 23 luglio scorsi quando i rossoneri sembravano molto più vicini all’attaccante del Villarreal Arnaut Danjuma - il nazionale svizzero ha saputo essere sino a questo momento una risorsa preziosa, soprattutto a gara in corso, per la squadra di Stefano Pioli.

    PREZIOSO - Delle 27 presenze collezionate tra campionato, Champions ed Europa League, l’ex Salisburgo soltanto in 5 occasioni è stato impiegato dal primo minuto, a causa sia di una concorrenza spietata nei due ruoli per i quali è stato acquistato - punta centrale di movimento alternativo a Giroud ed esterno sinistro offensivo di scorta rispetto a Leao - sia di una difficoltà a trovare la migliore condizione fisica per i ripetuti guai muscolari che tra ottobre e dicembre lo hanno spesso frenato. Sull’altro piatto della bilancia però ci sono 5 reti in Serie A in appena 673, con una media realizzativa di una ogni 134 ed una rara capacità di incidere quasi in tutte le occasioni in cui il Milan ha avuto bisogno di lui. 6 punti portati a casa in questo 2024 nei finali di gara contro Udinese e Lazio, più i gol contro Cagliari, Lazio all’andata e Monza per mettere in ghiaccio delle vittorie. Non male per un classe 2000 che si era fatto conoscere principalmente per le sue prestazioni in campo internazionale con la maglia del Salisburgo e che ha dimostrato di poterci stare in una società di livello decisamente superiore come quella rossonera.

    IL DUBBIO DEL RUOLO - Nella prospettiva di cambiare significativamente la composizione del reparto offensivo per la prossima stagione, complici la sicura partenza di Olivier Giroud, i dubbi su Luka Jovic e la scelta del nuovo centravanti, seppur abbia ripagato solo parzialmente le aspettative riposte nell’investimento da 14 milioni di euro più bonus Okafor sarà uno di quei calciatori da qui si intende ripartire. Che sia Pioli o qualcun altro l’allenatore del Milan nell’annata sportiva che verrà. Il calciatore svizzero ha firmato un contratto fino a giugno 2028, con un ingaggio di poco inferiore ai 3 milioni di euro netti a stagione. La stagione 2024/2025 dovrà essere quella della definitiva consacrazione e dell’assunzione di un grado di responsabilità diverso, oltre ad una collocazione tattica più precisa. Perché se la sua duttilità è una caratteristica apprezzata, nel Milan del dopo Giroud sarà presto il tempo di definire le nuove gerarchie.
     

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