Milan, la squadra più in forma del campionato: il vero rimpianto non sarà Ibra, ma Pioli!
I rossoneri sembrano lontani parenti della squadra disunita e demotivata che aveva perso in casa contro il Genoa lo scorso 9 marzo. Stavolta non si può dare il merito della metamorfosi nemmeno a Ibrahimovic, che cammina in campo e fa fatica a trasformare anche il calcio di rigore. Il grande protagonista di questa estate eccezionale è sicuramente Stefano Pioli, capace di costruire una squadra dal nulla e senza veri obiettivi. Con le ulteriori complicanze di fare tutto questo già conoscendo il proprio destino e allenando molti giocatori sicuri partenti.
Tra questi Bonaventura protagonista anche all’OIimpico di una gara maiuscola. Meriti di Pioli anche nella riscoperta di risorse che sembravano ormai perdute e tra queste spicca Paquetà, finalmente messo a suo agio dal punto di vista tattico. La vittoria in casa della seconda in classifica chiude di fatto il discorso scudetto, a meno che il Milan non ripeta il miracolo battendo martedì anche la Juventus, peraltro priva di De Ligt e Dybala. Vedendo le ultime prestazioni dei rossoneri il risultato contro Cristiano Ronaldo e company non è affatto scontato. In ogni caso al Milan sta succedendo quello che era davvero difficile ipotizzare per gli stessi dirigenti e in particolare per Gazidis, il quale rischia di ritrovarsi a fine stagione a dover mandare via un allenatore che ha fatto molto bene. Non sarà facile giustificarlo alla piazza e alla squadra se le cose dovessero proseguire in questo modo.
Tra le partenze sicure alla fine di questa stagione io stesso ero convinto che i tifosi milanisti avrebbero rimpianto soprattutto Ibrahimovic. E invece il più rimpianto rischia di essere proprio l’allenatore. Non si può nemmeno dire che a Pioli rimanga qualche partita per far cambiare idea alla dirigenza dal momento che il programma futuro è già stato praticamente ufficializzato. E non prevede Stefano Pioli. Che resterà uno dei pochi allenatori di questi anni che ha salvato la faccia nel susseguirsi di stagioni tutte uguali e nessuna da Milan.