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  • Milan: mercato verde, ma senza botti. E il trequartista...

    Milan: mercato verde, ma senza botti. E il trequartista...

    Non è stato un mercato da brindisi e nemmeno da incubo. Il Milan si è mosso più o meno come poteva, portando a casa qualche profilo interessante come ha evidenziato anche il derby. Peraltro l’input di Elliott è stato chiaro fin da subito: niente aste, niente acquisti pagati cifre ritenute eccessive dal fondo di Paul Singer. Ecco, l’anomalia semmai risiede proprio nella natura della proprietà rossonera: una gestione forzatamente di passaggio – quanto a lungo si vedrà – che prima o poi cederà la mano dopo aver raggiunto l’obiettivo di aver rimesso a posto i conti e rivalutato il club. Il problema semmai è che chi governa il Milan è percepito come una sorta di entità astratta, che lavora esclusivamente dietro le quinte. L’altra sera al derby Gordon Singer – figlio di Paul – non c’era. E Gazidis è un dirigente molto restio alla ribalta mediatica, così come Maldini, che però con Boban non fa mancare la presenza a Milanello. La campagna acquisti è stata condotta da loro, da Zvone e Paolo, e qualche domanda l’ha generata. Per esempio nel caso citato dalla Gazzetta dello Sport di Rebic, profilo che di certo non andava incontro alle esigenze di Giampaolo sulla trequarti. Il tutto senza però dimenticare il "vizio" originale: un mercato purtroppo comandato dalle esigenze di Fair play finanziario.

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