Milan-Parma, le pagelle di CM: Hernandez di un'altra categoria, Rebic è un fantasma. Hernani è super
G. Donnarumma 6: nella gelida notte di San Siro non veste per una volta il mantello del super eroe. Incolpevole in occasione dei due gol subiti.
Calabria 7: partita di cuore, testa e fisicità importante. Martella sulla sua corsia, sempre presente in fase di rilancio dell'azione. Generoso fino all'ultimo minuto.
Gabbia s.v: tiene i compagni e lo staff con il fiato sospeso per un movimento innaturale del ginocchio. Serata sfortunata per il giovane difensore costretto a uscire subito per infortunio. (dal 4' pt Kalulu 6: esordio anche in campionato per il promettente difensore arrivato dal Lione. Elegante in diversi anticipi e in fase d'impostazione, troppo leggero in marcatura su Gervinho in occasione del primo gol, ma ha la scusante di essere entrato a freddo)
Romagnoli 5,5: ne complesso gioca anche una partita di carattere, ma non è perfetto nelle letture sui due gol subiti.
Theo Hernandez 8: fa la differenza come pochi nel suo ruolo: devastante quando parte palla al piede, perfetto nello stacco che riapre la partita. Libera un missile che regala un punto importante nel finale al Milan. Prima doppietta da quando veste la maglia rossonera.
Kessie 6,5: porta la croce dal primo all'ultimo minuto, ripiegando anche sugli errori dei disattenti esterni offensivi. Non si vede molto ma si sente eccome.
Bennacer 6: dinamico e lottatore come al solito ma meno preciso in fase di palleggio. (dal 29' st Tonali 6: prova ad alzare il pressing nel finale)
Castillejo 5,5: gli viene annullato un gol per centimetri, unico lampo in un primo tempo piuttosto anonimo. (dal 1' st Hauge 5,5: questa volta entra in campo male, sbagliando diversi tocchi e commettendo un paio di falli inutili)
Diaz 5,5: fatica ad entrare in partita, dà l'impressione di soffrire le squadre che si chiudono a riccio. Sfortunato quando apre il compasso e centra l'incrocio dei pali, (dal 1' st Leao 5: entra in campo con poca voglia di lottare e di provare a dare la scossa)
Calhanoglu 6,5: ricorderà a lungo questa sfida contro i ducali: nel primo tempo è sfortunato quando su due ottime conclusioni i legni gli negano la gioia del gol. Sfortunato anche nella seconda quando centra la traversa ma in quest'ultima occasione aveva lo spazio e il tempo per calibrare meglio il tiro.
Rebic 5: prestazione insufficiente sotto tutti i punti di vista per l'attaccante croato: lento, si muove poco e male.
All. Pioli 5,5: questa volta sbaglia i cambi, specie quello di Leao schierato a destra.
Parma
Sepe 6,5: risponde presente su un paio di conclusioni dalla distanza di Calhanoglu. Attento anche nelle uscite alte.
Iacoponi 5,5: nulla può contro la forza di Theo Hernandez che viaggia con un motore totalmente diverso.
Osorio 5,5: una sbavatura nel primo tempo, quando consegna il pallone a Rebic, poteva costare carissimo. Il venezuelano è l'anello debole della difesa.
Bruno Alves 6,5: prova molto importante, da leader difensivo.
Gagliolo 6: si preoccupa più della fase difensiva, spinge poco e nulla.
Hernani 7: uomo ovunque della mediana emiliana. Corsa, qualità tra le linee e anche la gioia della rete del primo vantaggio. Suo l'assist per il raddoppio di Kurtic.(dal 42' st Busi),
Brugman 7: direttore d'orchestra perfetto, scandisce i tempi dell'azione con grande qualità e lucidità.
Kurtic 6,5: un orologio svizzero, tempi d'inserimento perfetti a raccogliere il cross di Hernani. (dal 29' st Sohm 6: la sua fisicità aiuta la squadra nel finale)
Karamoh 6: fino a quando ha benzina nelle gambe riesce a mantenere Theo Hernandez più sulla difensiva. (Dal 20' st Cyprien 5,5: si vede poco)
Cornelius 6: si sbatte in mezzo alla morsa dei due difensori centrali del Milan. Poco incisivo ma sicuramente utile per la squadra. (dal 20' st Inglese 6: fa salire la squadra, si guadagna diversi calci di punizione),
Gervinho 6,5: quando si accende per il Milan sono dolori, Impreziosisce un'ottima prova con il perfetto assist per Hernani.
All. Liverani 6,5: mette in campo una squadra con le idee chiare e un buon gioco.
