Milan, Piatek: 'Ora costo 38 milioni, varrò 70 quando cambierò squadra'
SUI TIFOSI - "Sono rimasto scioccato. Nella prima partita contro il Napoli indossavo le cuffie, ma sentivo perfettamente l'intero stadio che cantava il mio nome e applaudiva. Mi trattavano come se giocassi lì da tanti anni. Mi hanno apprezzato fin dai primi giorni".
SULLA POPOLARITA' - "Guarda il mio profilo Instagram. Quando lasciai la Polonia avevo 5.000 followers, ora sono un milione e mezzo. La popolarità è diventata enorme, ma la cosa più importante è il calcio. Apprezzo i tifosi che vogliono fare foto con me".
SULLA FORMA - "Mi guardo allo specchio e cerco la colpa dentro di me. All'inizio, come squadra, non abbiamo creato tante opportunità. Stiamo migliorando, tornerò a sparare. Per i giornalisti italiani un giorno sei il papa del calcio e il giorno dopo sei il peggior giocatore. Lo accetto. Nessuno si è messo nei miei panni, le copertine dei giornali non mi toccano".
SULLA POLONIA - "Abbiamo grande qualità, ma ci serve stabilità. Siamo imprevedibili, siamo un buon gruppo".
SU LEWANDOWSKI - "E' un giocatore molto intelligente, mi aiuta molto durante le partite. Suggerisce come muoversi, guardandolo ho capito cosa mi mancava".