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  • Milan, prendi Kalinic con Andrè Silva! Ecco perché 'du punt is megl che uan'

    Milan, prendi Kalinic con Andrè Silva! Ecco perché 'du punt is megl che uan'

    • Alessandro Di Gioia
    "Du gust is megl che uan", recitava un ormai datato spot del gelato Maxibon Motta, risalente al 1995 e in grado di lanciare un giovanissimo attore che con il tempo diventerà uno dei migliori interpreti italiani, Stefano Accorsi. Ora, esattamente 22 anni dopo quella pubblicità, i dirigenti del Milan Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli dovrebbero adottare la stessa filosofia, per quanto concerne l'attacco rossonero, l'unico reparto ancora totalmente da rifondare e sicuramente quello per cui verranno valutati maggiormente, adesso e nel corso della stagione, l'ad e il ds del nuovo Diavolo.

    Il ballo sulle punte ha caratterizzato questa prima parte del mercato del Milan: prima Morata, poi Belotti, poi ancora Andrè Silva, senza contare i vari Dzeko, Kalinic, Aubameyang, Simeone, più le seconde punte Keita e Forsberg, e chi più ne ha, più ne metta. Un elenco di profili vagliati e studiati attentamente, a differenza di quanto accadeva negli ultimi anni in Via Aldo Rossi, in cui i giocatori non venivano scelti per il progetto o per la funzionalità, ma in base ai saldi di fine stagione. Dunque, un vero e proprio passo avanti, dal punto di vista delle ricerche: i nomi usciti però appaiono francamente troppi, e, visto e considerato il raduno di inizio luglio per Montella e i suoi, è arrivato il momento di fare quadrato e di definire chiaramente gli obiettivi.

    Proprio in base al gioco del tecnico napoletano e il triplice impegno in Serie A, Coppa Italia ed Europa League, è consigliabile l'acquisto di due uomini offensivi, contando di cedere il colombiano Bacca e di trattenere invece Lapadula per fungere prettamente da riserva: Montella chiede tanto movimento e dispendio fisico, e un solo centravanti non può garantire queste cose per tutta una stagione, se non calando vistosamente. Anche perché ogni tanto le due punte sono necessarie e Andrè Silva potrebbe giocare un po' più defilato rispetto al croato.

    Altro motivo per comprare due attaccanti è la difficile vita del centravanti moderno: non è detto infatti che, anche qualora si compri un attaccante prolifico, questo abbia subito successo nell nostra Serie A. Basti verificare quello che è successo a Carlos Bacca in questa stagione, lontano parente del bomber visto a Siviglia e nei primi mesi a Milano, e che potrebbe a maggior ragione capitare ad un giovane come Andrè Silva, prolifico ma pur sempre classe '95. Kalinic, già avvezzo al campionato italiano ma non propriamente un goleador di primo pelo, potrebbe fargli da chioccia, alternandosi con l'attuale attaccante del Porto: con due attaccanti, uno di 21 e uno di 29 anni, il presente e il futuro sarebbero entrambi fulgidi. Senza contare che con 80 milioni si potrebbero prendere entrambi.

    Insomma, visto e considerato il prezzo da pagare per comprare un attaccante come Belotti (Cairo ha ribadito di volere 100 milioni di euro) e l'atteggiamento certamente non edificante di uomini come Morata o Keita, meglio puntare su giovani vogliosi di vestire la maglia rossonera (come SIlva, Simeone e Forsberg, appunto), e centravanti di mestiere avvezzi alla Serie A (come Kalinic o Dzeko). Per una volta, meglio privilegiare la quantità alla qualità. Alla Stefano Accorsi.

    @AleDigio89

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