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  • Milan: riecco De Ketelaere, ma resta un caso. Pioli se ne lava le mani, però prestarlo all'Atalanta è un rischio

    Milan: riecco De Ketelaere, ma resta un caso. Pioli se ne lava le mani, però prestarlo all'Atalanta è un rischio

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    A poco più di un mese dalla fine della stagione, non è importante stabilire chi tra De Ketelaere, l’allenatore e la società abbia sbagliato di più, ma come si risolve il problema. Perché è chiaro che un’altra stagione così anonima e così povera il calciatore e il Milan non se la possano permettere. Il belga (questa sera titolare contro la Cremonese) è stato pagato 35 milioni appena un anno fa. (S)venderlo (a 10, 15, 20 milioni di euro) significa generare una minusvalenza che farebbe male al bilancio del club, tenerlo nella speranza che sbocci all’improvviso è una scommessa, prestarlo, forse, servirebbe a prendere (e a lasciargli) tempo.

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    Ammesso che questa possa essere un’idea, a chi, eventualmente, girarlo? Qualcuno ha parlato dell’Atalanta di Gasperini e, in effetti, Bergamo potrebbe essere il posto giusto. Il problema, non secondario, è che, in modo del tutto teorico, il MIlan rafforzerebbe una diretta concorrente per la Champions, nel caso in cui De Ketelaere esplodesse. Gasperini sarebbe l’allenatore adatto per svegliarlo dal suo torpore, anche se bisogna sempre domandarsi dove giocherebbe, visto che non è un trequartista e, se fosse una seconda punta, ho la sensazione che segnerebbe comunque troppo poco.

    Onestamente bisogna ammettere che, se Maldini e Massara hanno sbagliato a prenderlo, Pioli non lo ha aiutato né ad integrarsi, né a cambiare. Lasciandolo ai margini, ha solo fatto capire che, a lui, De Ketelaere non piace e che la questione deve tornare in mano a direttore tecnico e ds. Tutti, però, stanno giocando sul filo: con il quarto posto e le semifinali di Champions in ballo, converrebbe cercare un’unità d’intenti piuttosto che i distinguo o, peggio, le divisioni. Anche perché, se il Milan chiudesse l’annata fallendo gli ultimi due obiettivi, De Ketelaere non sarebbe certo l’unico a pagare.

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