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  • Milan, senti Leao: 'Quando smetterò di fare il calciatore, potrei fare il rapper. Ecco cosa ascoltiamo in spogliatoio'

    Milan, senti Leao: 'Quando smetterò di fare il calciatore, potrei fare il rapper. Ecco cosa ascoltiamo in spogliatoio'

    Rafael Leao, attaccante 22enne del Milan che domenica ha segnato il gol più veloce nella storia della Serie A, ha parlato della commistione tra calcio e musica in un'intervista a Rolling Stones: "Amo molto l’hip hop e l’R&B. Soprattutto roba americana: Migos, Travis Scott, 6ix9ine, Da Baby, Roddy Rich. Mi piace molto rappare e penso che quando finirò la mia carriera di calciatore potrei fare quello, nella vita. Per ora è un passatempo e basta: faccio trap, ma parlo soprattutto della mia vita, dei sacrifici per arrivare fin qui. Ammiro tantissimo Jay-Z per tutto quello che è riuscito a ottenere nella sua carriera. E ora che siamo connessi anche grazie al Milan, magari in futuro potrò andare direttamente a bussare alla sua porta e fargli fare un po’ di money in più con le mie canzoni! Il fatto di avere un’età media così bassa crea un bel clima. Fin da quando arrivo a Milanello la mattina e facciamo colazione tutti insieme, non smettiamo mai di ridere e scherzare. Non riusciamo ad andare a molti concerti, tra allenamenti e partite, ed è un peccato. Avrei voluto andare a Londra a vedere Drake, ma non ce l’ho fatta. Nel tempo libero il massimo che riesco a fare è qualche siesta, chiamare la mia famiglia, guardare una serie su Netflix o giocare alla Playstation. Quando siamo negli spogliatoi decidiamo un po’ a turno cosa ascoltare. Ad esempio c’è Theo [Hernández] che ha origini spagnole e mette sempre su dischi reggaeton. E Daniel [Maldini] mi ha fatto conoscere un po’ di rap italiano: Sfera Ebbasta mi piace molto».

    SU RAPPER E CALCIATORI - "Abbiamo in comune il lifestyle, ma soprattutto il senso del ritmo. È per quello che, prima della partita e degli allenamenti, ascoltiamo sempre hip hop: non ho una canzone in particolare, la cambio spesso, ma è una cosa che ci dà un po’ di vita e di carica, è un genere perfetto se devi giocare. Ho avuto delle grandi soddisfazioni dalla vita, ma quando da piccoli cominciamo a giocare dobbiamo rinunciare a tantissimo, e lo facciamo volentieri. Quando sono arrivato a diventare un professionista, in una squadra grande come il Milan, è stata una soddisfazione enorme sia per me che per la mia famiglia, che viene da un passato difficile, Ovviamente sono sacrifici di tipo diverso, ma i loro non sono inferiori ai nostri. Ho un sacco di amici che fanno musica, e anche la loro è una vita molto dura, soprattutto quando sono in tour"

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